legalizzazione cannabis Germania: il primo rapporto ufficiale

Le principali aree di indagine includono modelli di utilizzo, disponibilità percepita, incidenti sanitari, criminalità, dimensioni complessive del mercato, livelli di prezzo e tendenze della potenza

I primi segnali suggeriscono che la quota legale del mercato della cannabis è in crescita, mentre quella del mercato nero si sta riducendo, anche se non rapidamente.

data di pubblicazione:

17 Ottobre 2025

Dopo circa un anno, la politica di legalizzazione della cannabis in Germania è oggetto del primo rapporto ufficiale. Lo studio Ekocan combina dati di indagine provenienti sia dalla popolazione generale che dai consumatori di cannabis (attraverso studi come DEBRA e KonCanG) con dati di routine provenienti da servizi sanitari, sociali e forze dell’ordine.

Il progetto Ekocan (Evaluation des Konsumcannabisgesetzes) è la prima delle tre valutazioni obbligatorie a livello federale della Konsumcannabisgesetz (KCanG), entrate in vigore il 1 aprile 2024.

La valutazione, condotta dal Centro medico universitario di Amburgo-Eppendorf in collaborazione con un consorzio di istituti di ricerca, è stata commissionata dal Ministero federale della salute e si svolgerà da gennaio 2025 ad aprile 2028; ulteriori relazioni che esamineranno gli effetti in modo più dettagliato saranno pubblicate ad aprile 2026 e aprile 2028.

In particolare, Ekocan sta esaminando specificamente le riforme del KCanG, che riguardavano “la coltivazione privata di cannabis da parte di maggiorenni e la coltivazione comunitaria e non commerciale per il consumo personale nelle associazioni di coltivazione in Germania”. 

La sua valutazione, pertanto, si concentra sul mercato della cannabis non terapeutica, sebbene il rapporto evidenzi alcune sovrapposizioni nei casi in cui i pazienti ottengono la cannabis tramite prescrizione medica. Le principali aree di indagine includono modelli di utilizzo, disponibilità percepita, incidenti sanitari correlati alla cannabis, casi di assistenza sociale ai minori, criminalità correlata alla cannabis, nonché dimensioni complessive del mercato, livelli di prezzo e tendenze della potenza.

Di seguito, una sintesi dei risultati.

Sviluppo del mercato
– Nel 2024, la domanda totale di cannabis sia per uso medico che ricreativo è stata stimata tra 670 e 823 tonnellate.
Circa il 9-13% della domanda è stato soddisfatto dalla cannabis terapeutica, mentre meno dello 0,1% proveniva da associazioni di coltivazione. Il resto proveniva da coltivazioni domestiche private e da fonti illegali.

L’approvvigionamento sociale (condivisione tra pari) rimane centrale, mescolando fonti legali e illegali. Le fonti locali e farmaceutiche stanno diventando sempre più importanti, ma non è possibile determinare con esattezza le quote legali e illegali.
– La coltivazione domestica è l’opzione più economica; la cannabis terapeutica è in media più economica della cannabis coltivata in associazione, della cannabis fornita da enti sociali o della cannabis venduta al mercato nero.

– Le concentrazioni di THC nelle fonti legali, in particolare nella cannabis terapeutica, sono più elevate rispetto alla cannabis del mercato nero.
– I primi segnali suggeriscono che la quota legale del mercato è in crescita, mentre quella del mercato nero si sta riducendo, anche se non rapidamente. L’esperienza canadese (78% di quota legale dopo 4 anni) mostra che questo cambiamento è graduale.

Tutela dei giovani
– Non si registrano grandi cambiamenti nell’uso dei programmi di prevenzione tra i giovani.
– I ricoveri presso gli enti di assistenza sociale per minori legati alla cannabis sono diminuiti dopo la legalizzazione.
– Il 40-43% dei giovani ritiene ancora che la cannabis sia “facile da ottenere”, un livello simile a quello precedente alla legalizzazione.

– Il consumo tra i giovani è in calo dal 2019 e questa tendenza è proseguita anche dopo la legalizzazione.
– Circa il 10% dei giovani consumatori manifesta un consumo rischioso (quotidiano o quasi giornaliero), rimasto invariato anche dopo la legalizzazione.
– L’età del primo utilizzo (15-16 anni) rimane stabile.

– Le intossicazioni involontarie nei bambini sono estremamente rare.
– I dati non sono sufficienti per avere un quadro completo, ma la tendenza iniziale non suggerisce alcun aumento dei problemi di consumo tra i giovani.

Tutela della salute (maggiorenni)
– Programmi di prevenzione per adulti: nessun cambiamento degno di nota nell’adozione.
– Prevalenza dell’uso tra i maggiorenni: leggero aumento nell’uso nel corso della vita e recente, ma nessuna prova di un aumento dopo la legalizzazione.

– Consumi rischiosi tra i maggiorenni: concentrati tra gli utilizzatori abituali; il monitoraggio delle acque reflue conferma livelli stabili o in leggero aumento.
– Problemi di salute correlati alla cannabis: i dati (chiamate di emergenza, ricoveri ospedalieri) non mostrano finora alcun aumento significativo, anche se livelli più elevati di THC nei prodotti legali potrebbero comportare rischi futuri.

– Sicurezza stradale: i dati iniziali non mostrano un chiaro aumento degli incidenti legati alla cannabis, ma il monitoraggio è in corso.
– Nel complesso, il rapporto conclude che il primo anno di legalizzazione ha avuto scarsi effetti misurabili sulla tutela della salute.

Reati correlati alla cannabis
– Sono diminuiti i reati registrati legati alla cannabis, in particolare quelli legati al consumo.
– I dati della polizia mostrano un calo dei casi di possesso, che riflette le nuove soglie legali.

– La valutazione degli illeciti amministrativi (multe, violazioni minori) è incompleta, ma sarà effettuata nelle fasi successive.
– Non è ancora possibile valutare l’impatto della criminalità organizzata.

Limiti di possesso e condivisione
– La maggior parte delle quantità medie di consumo e coltivazione rientrano nei limiti di possesso legale.
– Esistono alcune violazioni auto-segnalate delle regole sul possesso/condivisione, ma sono di portata limitata.
– Le pratiche di applicazione variano a livello locale; è necessario un ulteriore monitoraggio per verificare se le norme siano pratiche o se comportino sanzioni inutili.

Conclusioni generali (finora)
– I canali di fornitura legali sono in espansione, sebbene rappresentino ancora una quota minoritaria del mercato totale.
– L’uso di droghe tra i giovani continua a diminuire e non vi sono prove di un aumento dei danni tra i minorenni.
– Il consumo da parte dei maggiorenni è stabile, senza grandi aumenti del consumo rischioso o di emergenze sanitarie.

– I reati legati alla cannabis sono diminuiti, principalmente a causa del minor numero di reati per possesso.
– Il mercato nero persiste, ma le prime prove suggeriscono un graduale spostamento verso fonti legali.
– I principali rischi a lungo termine segnalati sono le elevate concentrazioni di THC e la capacità ancora limitata delle associazioni di coltivazione.

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