TUTTO CHIEDE SALVEZZA: LA SERIE CHE PARLA DI SALUTE MENTALE

data di pubblicazione:

4 Novembre 2022

Tutto chiede salvezza è una serie televisiva che affronta il tema della salute mentale, e che si svolge nell’arco di sette giorni, ossia il tempo che Daniele Cenni, il protagonista maschile, è costretto a trascorrere all’interno di un reparto psichiatrico.
In questo luogo, troppo poco raccontato e immaginato, incontrerà una realtà sofferente ma anche ricca di umanità che cambierà per sempre il suo approccio alla vita e alla sofferenza mentale. 

La serie Tv è ispirata all’omonimo romanzo di Daniele Mencarelli, vincitore del Premio Strega giovani nel 2020.
A scatenare la violenta crisi psicotica che porterà Daniele ad essere rinchiuso nel reparto di psichiatria, in regime di TSO (trattamento sanitario obbligatorio), sono due episodi: il primo un incontro casuale con la famiglia di un amico di infanzia rimasto vittima di un incidente e il secondo una serata in discoteca caratterizzata da un abuso di alcol e cocaina. Il consumo di sostanze della serata non farà altro che acutizzare un sentimento di sofferenza che l’incontro con l’amico ha solo risvegliato ma che da tempo il protagonista si porta dentro.
Nella prima puntata sono spiegati molto bene alcuni concetti legati alle sostanze e come agiscono: si parla di ricaptazione della serotonina e di come ognuno di noi possa reagire in modo diverso, anche a livello psichico, alle sollecitazioni portate dall’assunzione di sostanze, soprattutto in determinati contesti e stati d’animo.
La permanenza obbligatoria in questo luogo, costringe il protagonista a confrontarsi con persone e disturbi per lui sconosciuti, con cui pensa di non poter condividere nulla e in cui non si riconosce.
Gli episodi si concentrano successivamente sulle dinamiche che si instaurano tra Daniele e gli altri pazienti del reparto, senza mai tralasciare l’ambito lavorativo, ossia descrivere le difficoltà e la stanchezza che caratterizza il lavoro dei medici e degli infermieri.
Tutto chiede salvezza è una serie fatta di verità; un progetto estremamente coraggioso che tratta un argomento complesso, che spesso si tende a far passare sotto silenzio. Perché è vero che si parla sempre più frequentemente di salute mentale, ma racconti così diretti e sinceri, immersi in una realtà così dura come quella di un reparto di psichiatria sono, purtroppo, ancora estremamente rari”.
Inoltre “ponendosi contro ogni stigma sulla salute mentale, questa serie ci insegna ad accogliere, non a emarginare; a non avere paura di ciò che è considerato “diverso”, perché, in realtà, il confine tra normalità e diversità è più labile di quanto si possa immaginare”.

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