UCCISO IN AGGUATO NOTO GIORNALISTA INVESTIGATIVO OLANDESE

data di pubblicazione:

15 Luglio 2021

A causa delle gravi ferite riportate in un agguato, è deceduto Peter R. de Vries, famoso giornalista d’inchiesta olandese. Secondo fonti investigative, il delitto sarebbe opera di un gruppo legato alle potenti organizzazioni di narcotraffico che operano nei Paesi Bassi. Il giornalista in passato aveva infatti condotto inchieste in questo campo, ed era da tempo sotto protezione della polizia per le minacce di morte ricevute. Il delitto dimostra come la potenza criminale ed economica dei clan che gestiscono il traffico di stupefacenti in Olanda sia sempre più in ascesa e ponga serie minacce per il tessuto democratico anche in Nord Europa. Secondo l’articolo de il Corriere delle Sera,  “L’agguato di Amsterdam al giornalista ed esperto di criminalità organizzata olandese Peter R. de Vries, colpito da sicari con cinque colpi alla testa il 6 luglio, all’uscita dalla sede del programma tv a cui aveva appena partecipato, ha squarciato il velo sul potere della criminalità organizzata nei Paesi Bassi. Sembra impossibile che nella civile Europa i giornalisti che fanno il loro lavoro rischino la vita (eppure succede anche in Italia, per esempio al nostro Roberto Saviano). Invece è così. «Sono contento di non essere più un cronista giudiziario. Tutti hanno paura» ha detto al settimanale tedesco Spiegel Bert Huisjes, direttore dell’emittente pubblica Wnl. «Le finestre di casa mia sono in vetro antiproiettile, all’epoca le ha pagate il mio giornale. Ma oggi quasi nessun media può permetterselo» aggiunge. Testimonianze simili sono state raccolte anche dal quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung. L’agguato a De Vries, notissimo in Olanda, è l’apice di un’escalation che va avanti da tempo.

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