LOUISIANA: UN FILM CHE PARLA DI AMERICA, DROGHE E OUTSIDER

data di pubblicazione:

7 Novembre 2018

C’è un film, “Louisiana” di un regista italiano, Roberto Minervini, da diversi anni trapiantato negli USA, che racconta in modo molto efficace l’humus sociale dietro l’epidemia di oppiacei. Minervini, con uno stile molto vicino al documentario, segue le esistenze alla deriva di alcuni personaggi ai margini del sogno americano, nel sud della Louisiana. In particolare, ci mostra l’amore “tossico” di una coppia di adulti, non risparmiando allo spettatore nulla, fra la povertà estrema delle loro condizioni di vita, alle promesse d’amore eterno, a scene molto forti di iniezioni di met (anche a una donna incinta), e a tentativi di disintossicazione. Si riportano di seguito alcuni estratti da una recensione al film di Goffredo Fofi: “I risultati li si vede in questo film, che osa raccontare, mettendosi automaticamente e senza nessuno sforzo da parte loro, i loser, i perdenti assoluti nella struggle for life della tremenda civiltà statunitense. Che sono tanti e sempre di più, nel paese i cui servi e tifosi continuano a decantarci come la terra di tutte le opportunità. La scelta di Minervini è stata immediata, quella di mettersi dalla loro parte e raccontarli per come sono, i loser, gli sconfitti, trovandoli peraltro molto coscienti degli inganni del sistema. Sopravvivono come possono, arrangiandosi tra la natura e il po’ di lavoro che gli viene offerto, e sopravvivono – Minervini ce lo mostra con una chiarezza priva di pietismi – anche facendosi e ubriacandosi, ricorrendo alla droga e all’alcol come modi per dimenticare e per dimenticarsi. Per sopportare la cattiveria del mondo. (…) C’è una scena del film che può far piangere per la tenerezza di cui è intrisa, quella in cui l’uomo e la donna fanno l’amore, fanno sesso sotto i nostri occhi di spettatori, ed è la più bella, la più dolce scena di sesso al cinema che io riesco a ricordare. È una scena d’amore dentro un film d’amore. La vita della piccola comunità e della famiglia che ne fa parte è narrata senza compiacenze ma anche senza un’ombra di quella malsana curiosità a cui indulgono le migliaia di documentaristi di oggi, voyeur che lavorano per altri voyeur: perché è bello, no?, andare in trattoria con gli amici dopo aver visto la miseria e il dolore degli altri, è una forma d’ipocrisia nota da sempre. Questo in Louisiana non ci è permesso, neanche nelle sue scene più crude.  

Titolo: Louisiana (The Other Side) / Regìa: Roberto Minervini / Sceneggiatura: Roberto Minervini, Denise Ping Lee / Fotografia: Diego Romero Suarez-Llanos / Montaggio: Marie Hélène Dozo / Interpreti principali: Mark Kelly, Lisa Allen, James Lee Miller / Produzione: Agat Film, Okta Film, Arte France Cinéma, RAI Cinema / Distribuzione: Lucky Red / Paese: Francia, Italia, 2015 / Durata: 92 minuti

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