la crescita dei traffici di cocaina in Europa e in particolare in Francia

la Francia è uno dei Paesi europei più colpiti dalla diffusione della cocaina e l’escalation della criminalità ha raggiunto proporzioni allarmanti con una progressiva penetrazione delle organizzazioni del narcotraffico

La criminalità organizzata ha aumentato le sue attività nel flusso mondiale delle merci, sfruttando le carenze di controlli nei porti e nei corridoi logistici

data di pubblicazione:

24 Ottobre 2025

Il Dr. Montefrancesco, Responsabile U.O.S.I. “Prevenzione del disagio mentale, dipendenze patologiche e comportamenti d’abuso” Usl SudEst – Siena, sul sito Insostanza, commenta la crescita dei traffici di cocaina e in particolar in Francia, dove i gruppi criminali sono sempre più attivi e pericolosi specie nei piccoli centri urbani.

Uno tsunami bianco così afferma il ministro dell’interno francese Bruno Retaux riferendosi a cocaina ed ecstasy nella prefazione al rapporto 2025 dell’Agenzia Francese Antinarcotici. Il rapporto si intitola: Situazione della minaccia legata al traffico di droga.

Il documento riservato e pubblicato a fine luglio, che il quotidiano Le Monde ha potuto consultare, offre una panoramica completa delle rotte del narcotraffico che non solo attraversano gli oceani ma sfruttano anche lo sviluppo delle rotte aeree o utilizzano i principali corridoi terrestri come nei Balcani, per esempio, o nell’Asia centrale.
Negli ultimi vent’anni il traffico internazionale di cocaina ha avuto una crescita costante raggiungendo un livello di estrema importanza.
Secondo il rapporto francese nel 2024 la produzione globale di cocaina è esplosa con quasi 4mila tonnellate.
Nel 2023 la sola Colombia verrebbe raggiunto le 2700 tonnellate con un aumento di oltre il 50% rispetto al 2022.
Il Perù avrebbe raggiunto le 900 tonnellate e spinti dalla prospettiva di profitto i trafficanti stanno espandendo la produzione di cocaina anche in Venezuela, Honduras, Guatemala, El Salvador e Messico.

I consumi sono in aumento ed è probabile che il mercato Europeo, di fronte alla contrazione della domanda americana, stia diventando il più grande mercato al mondo.

La criminalità organizzata, alla conquista di nuovi mercati, ha saputo inserire le sue attività nel flusso mondiale delle merci.
La quasi totalità delle merci viaggiano per mare, la cocaina è una merce globale e dunque il trasporto marittimo ha assunto un ruolo centrale nei traffici.
I grandi porti sono snodi fondamentali e più che mai strategici: Amburgo in Germania, Anversa in Belgio, Rotterdam in Olanda, Le Havre in Francia, la nostra Gioia Tauro tanto per citare solo i principali porti europei.

Mai prima d’ora era girata tanta cocaina in Europa, come negli ultimi anni. Costa poco, per un tiro bastano 10 euro a volte anche meno.
La usano studenti, la usano operai, autisti, commercianti, impiegati, anche persone, diciamo così, insospettabili.

In decine di città europee, le tracce rilevate nelle acque reflue sono aumentate con l’aumento del consumo e del narcotraffico.
Naturalmente aumentano anche gli interessi economici in ballo, e dunque anche la violenza della criminalità.
In particolare, in Belgio e nei Paesi Bassi, per esempio, le bande criminali hanno dimostrato di non temere la polizia, di non temere la magistratura.
La posta in gioco è troppo alta, è la conquista del potere criminale.

Ho aperto questa nota, parlando della Francia, perché secondo il rapporto dell’Agenzia sui Narcotici la Francia è uno dei Paesi europei più colpiti dalla diffusione della cocaina e l’escalation della criminalità ha raggiunto proporzioni allarmanti con una progressiva penetrazione e diffusione delle organizzazioni del narcotraffico.
E proprio in Francia il narcotraffico si sta estendendo ad un nuovo territorio, le piccole città; quegli angoli pittoreschi del paese che magari conosciamo che magari amiamo anche.
Ecco proprio questi registrano un aumento della violenza e della criminalità e a seguito di una ondata di violenza legata al traffico di droghe, diverse città francesi hanno imposto il coprifuoco notturno ai giovani.”

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