gaming e gambling online: un confine sempre più sottile

spesso i proprietari di siti di gaming e di gambling sono gli stessi

Se da una parte il gaming per molti giovani può rappresentare un'esperienza positiva e perfino una forma di apprendimento, legata alla creatività, al gioco di squadra, alla strategia, dall'altro può trasformarsi in un disturbo se non controllato e monitorato

data di pubblicazione:

28 Maggio 2025

Continua in maniera significativa il dibattito su quali correlazioni esistono tra gaming e gambling online. Ed è in questo dibattito che si inserisce un articolo pubblicato sul sito Vita.It che approfondisce quali relazioni ci sono tra i due ambiti di “gioco”. Gioco che, nel caso del gaming, può diventare una attività secondaria, lasciando spazio alla dipendenza.

Se da una parte il gaming per molti giovani può rappresentare un’esperienza positiva e perfino una forma di apprendimento, legata alla creatività, al gioco di squadra, alla strategia, dall’altro può trasformarsi in un disturbo se non controllato e monitorato.

L’International Classification of Diseases dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce il gaming disorder “(…) come uno schema di comportamento caratterizzato da un controllo ridotto sulla necessità di giocare, dalla priorità data al gioco rispetto ad altre attività (anche vitali, come bere e mangiare) e dalla continuazione, o escalation, del gioco, nonostante le eventuali conseguenze negative”.

L’articolo fa notare che il gaming disorder nella classificcazione dell’ICD viene subito dopo il gambling disorder.

“Sono ormai numerosi gli studi scientifici che dimostrano una correlazione tra gaming e gambling online e tra le dipendenze da videogioco e da azzardo online. Si tratta di una correlazione bidirezionale: i giocatori d’azzardo hanno maggiori probabilità di utilizzare videogiochi e viceversa”. 

Questo perché le due attività hanno molti punti in comune, rendendo spesso inconsapevoli le persone più giovani dei rischi rappresentati da un passaggio all’altro.

“I videogiochi sono pensati e programmati per accendere e facilitare reazioni dopaminergiche, ovvero far provare piacere così da ancorare il giocatore allo schermo. Esattamente come succede per tutti i giochi d’azzardo”. Il confine in questo modo si assottiglia ma i rischi aumentano.

Ma quali sono i punti in comune tra gaming e gambling? Primo tra tutti la spesa in denaro reale, che in alcuni videogiochi permette di ottenere vantaggi di gioco, oggetti, oppure solamente per continuare a giocare. Micro transazioni e acquisti in app sono gli strumenti principalmente utilizzati.

Il secondo punto sono la presenza delle Loot box (cassette priemio) o ricompense casuali, che riproducono dinamiche simili al gioco d’azzardo e che favoriscono l’abitudine a pagare per un esito casuale, rinforzano comportamenti impulsivi e generano aspettative distorte sul valore dei premi.

Il rilascio di premi in modo intermittente e imprevedibile e il near-miss (quasi vittoria) sono altri due meccanismi creati per spingere le persone a continuare a giocare, nonostante la casualità dei risultati.

Semplicità delle regole, maggiore accessibilità, design accattivanti e introduzione delle funzionalità di social gaming nei siti di gioco d’azzardo online sono tutti elementi che favoriscono  un ulteriore incentivo al continuum esperienziale tra gaming e gambling, senza però avere della consapevolezza di alcuni rischi.

 

 

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