La vita è una scommessa

Negli USA scommettere assomiglia sempre più ad uno stile di vita

Di fatto questi siti di scommesse stanno alimentando questo sistema presentandolo non come una attività qualsiasi, ma come una scelta di vita, che però porta con sé una visione politica assolutamente pericolosa.

data di pubblicazione:

13 Luglio 2025

Ormai sempre più cose o aspetti della vita sono stati trasformati in eventi su cui è possibile scommettere 24 ore su 24. Che sia un evento sportivo, culturale o politico non importa, la cosa importante è scommettere, non l’evento in sé.

Negli USA  i grandi siti di scommesse, che gestiscono ogni anno diversi miliardi di dollari, stanno permeando ogni aspetto della vita di milioni di persone.

Un articolo sul sito di Internazionale si interroga su come la società americana è stata invasa da statistiche e quote che orientano molte delle attività quotidiane.

Di fatto questi siti di scommesse stanno “(…) alimentando questo sistema presentandolo non come una attività qualsiasi, ma come una scelta di vita, che però porta con sé una visione politica assolutamente pericolosa”.

Queste piattaforme non solo sviliscono gli eventi in sé, come quelli sportivi, che diventano solo una occasione come altre per scommettere, ma introducono anche linguaggi molto aggressivi e sessisti che invitano a scommettere cifre sempre più grandi.

Introducono di fatto uno stile di vita basato sull’azzardo che si applica a tutto, come per esempio la politica, dove le ultime elezioni americane sono state oggetto di interesse, con tanto di quotazioni.

Ma negli USA quello a cui si sta assistendo oggi è anche l’intreccio tra il mondo della speculazione finanziaria e quello delle scommesse.

Questi due mondi “(…)  sono profondamente connessi. La società di trading Susquehanna, per esempio, ha aperto un settore riservato alle scommesse sportive. Inoltre sentiamo parlare spesso di trader che si dedicano al poker professionistico tra un incarico e l’altro, tanto che le società di trading sponsorizzano gli eventi di poker sportivo con premi in denaro (in modo da reclutare i neolaureati) e in alcuni casi arrivano a insegnare il poker nella formazione del personale”.

A questo si aggiunge la deregolamentazione in atto nel paese. Fino a sei anni fa le scommesse sportive erano vietate dalla legge federale degli Stati Uniti ed era possibile giocare solo in 4 stati. Oggi è possibile farlo in 38. 

“La deregolamentazione, presentata spesso come una forma di libertà individuale e commerciale, comporta inevitabilmente effetti negativi. Gli esseri umani non sono particolarmente abili quando si tratta di prendere decisioni ipotizzando come si sentiranno in futuro. Le scommesse ne sono un esempio: per una persona che piazza la sua prima scommessa usando il bonus di benvenuto di DraftKings è molto difficile capire quanto possa essere dannosa e divorante la dipendenza dal gioco d’azzardo. In questo senso le scommesse illustrano un problema strutturale che è stato aggravato dalla deregolamentazione in diversi settori, dalla pubblicità alla facilità con cui è possibile scommettere usando un cellulare”.

L’articolo conclude che se la Corte suprema ha cancellato la legge sulle scommesse sportive la possibilità di scommettere su qualsiasi cosa è sempre più vicina.

 

 

 

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