Riscontrata presenza fentanyl a Perugia

si tratta di capire se è un caso isolato o una tendenza in atto

Il fentanyl al 5% è stato riscontrato in una miscela formata da eroina al 50% più codeina al 30% e diazepam al 15%

data di pubblicazione:

20 Maggio 2024

Sul Blog della Società Italiana Tossicodipendenze (SITD) un articolo di Ernesto de Bernardis approfondisce la notizia del riscontro, a Perugia, di un campione di eroina da strada contenente il 5% di fentanil.

La presenza di questa sostanza, in una miscela formata da eroina al 50% più codeina al 30% e diazepam al 15%, secondo l’autore può dare adito a più interpretazioni.

Una potrebbe essere quella collegata al crollo della produzione di oppio che sta avvenendo in Afganistan. Si tratterebbe quindi di un adeguamento del mercato a questa situazione, con la sostituzione dell’eroina con altri tipi di oppiodi illeciti.

Un’altra interpretazione, visto la percentuale non bassa di eroina “(…)  potrebbe essere il proposito di chi ha preparato la miscela di distinguersi nel mercato locale con un prodotto diverso dagli altri. Un prodotto dagli effetti più intensi e prolungati, addirittura con tre oppioidi, uno velocissimo (fentanil), uno veloce (eroina), uno lento (codeina) e addirittura una benzodiazepina.

Una terza interpretazione, sostenuta da Salvatore Giancane e altri esperti, “(…)  è che si possa trattare di un caso isolato, forse appositamente preparato e fatto arrivare all’Unità di strada per attirare l’attenzione su Perugia, magari per motivi “promozionali”. In effetti la presenza di un prodotto da strada contenente il 5% di fentanil avrebbe dovuto far aumentare il tasso di interventi sanitari e decessi per overdose in zona, cosa che invece per ora non si è apparentemente verificata.”

Sicuramente la miscela analizzata è molto più potente della sola eroina e quindi con un rischio di overdose maggiore. A questo punto si tratta di capire se il 5% riscontrato sia tanto o poco per il mercato nero nazionale. Rispetto alla situazione in Nord America la percentuale di Fentanyl risulta bassa, anche se studi fatti a Vancover su questa quantità hanno rilevato una mortalità comunque sempre molto alta rispetto ai dati italiani.

L’articolo si chiude con l’interrogativo se si tratta di un caso isolato di creatività “farmaceutica” o delle prime avvisaglie in Italia di un fenomeno globale.

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