la PrEP si conferma come strumento efficace di prevenzione per l’HIV

i dati clinici e statistici confermano la sua efficacia.

data di pubblicazione:

7 Aprile 2024

L’utilizzo della (PrEP) profilassi pre-esposizione si conferma come uno strumento efficace per la prevenzione dell’HIV. Sul sito di Mohre un’analisi di dati provenienti da USA e Australia hanno evidenziato una correlazione positiva tra l’aumento dell’utilizzo della PrEP e la diminuzione dei tassi di infezione del virus dell’HIV. Negli USA tra il 2012 e il 2021, a livello statale, si è assistito ad un aumento importante dell’utilizzo della PrEP come dispositivo di contrasto all’HIV. Allo stesso tempo rimane però accentuata la disparità di accesso e adozione tra i diversi stati dell’Unione, con differenze di copertura anche molto ampie.

“I risultati presentati alla Conferenza sui retrovirus e le infezioni opportunistiche (CROI) hanno evidenziato che la variazione percentuale annuale stimata (EAPC) nei tassi di diagnosi dell’HIV tra il 2012 e il 2021 variava notevolmente tra gli stati, con Washington, D.C., che ha mostrato una riduzione significativa fino all’11,9%, mentre la Virginia Occidentale ha visto un aumento del 10,5%.” Questi dati mostrano ancora quanto lavoro va fatto per migliorare l’accessibilità alla PrEP e alla sua conoscenza.

Dall’Australia altri dati si dimostrano incoraggianti per la lotta alla diffusione dell’HIV, dovuti in parte ad un”(…) accesso facilitato alla PrEP, grazie a uno schema sovvenzionato dal governo, che ne ha permesso una rapida adozione, portando a una riduzione significativa delle nuove diagnosi di HIV tra gli uomini gay e bisessuali.”

Su “(…)  66.206 individui che hanno ricevuto la PrEP tra aprile 2018 e marzo 2023, solo 207 hanno acquisito l’HIV, sottolineando l’efficacia della PrEP nella riduzione dell’incidenza dell’HIV. L’assunzione di PrEP oltre il 60% delle volte ha ridotto l’incidenza dell’HIV del 79%, un dato che sottolinea l’importanza dell’aderenza al trattamento.

L’efficacia della PrEP nella prevenzione dell’HIV è stata quindi confermata non solo negli studi clinici ma anche a livello di popolazione. Uno strumento che gli stati dovranno adottare sempre di più per contrastare il modo efficace la diffusione del virus.

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