psichedelici e disturbo ossessivo compulsivo

Il 30% dei partecipanti allo studio ha riferito che gli effetti positivi sono durati più di tre mesi

Lo studio mostra le potenzialità di LSD e psilocibina nel ridurre la sintomatologia del disturbo ossessivo compulsivo

data di pubblicazione:

29 Ottobre 2023

Gli psichedelici potrebbero allievare sintomi del disturbo ossessivo compulsivo. Le potenzialità terapeutiche delle sostanze psichedeliche sono oggetto di molti studi. Uno dei campi più esplorati è relativo al loro potenziale terapeutico per il trattamento di alcuni disturbi di salute mentale. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports, mostra le potenzialità di LSD e psilocibina nel ridurre la sintomatologia del disturbo ossessivo compulsivo.

“Abbiamo reclutato 174 persone con sintomi di disturbo ossessivo compulsivo che avevano assunto sostanze psichedeliche occasionalmente o regolarmente tramite un questionario online. Abbiamo chiesto loro della loro salute mentale e dei trattamenti che hanno ricevuto, oltre alle loro caratteristiche socio-demografiche,” aggiunge Anne Buot. “Poi è stato loro assegnato il compito di riferire sul contesto in cui avevano assunto queste sostanze, la dose, la natura della loro esperienza psichedelica e gli effetti percepiti sui sintomi.” I partecipanti hanno riferito alcuni effetti positivi. In particolare, segnalando la dissipazione dei pensieri ossessivi, una minore necessità di impegnarsi in rituali, una riduzione dell’ansia e dei comportamenti di evitamento e una maggiore accettazione del disturbo ossessivo compulsivo.

“Il 30% dei partecipanti ha riferito che questi effetti positivi sono durati più di tre mesi, il che è molto incoraggiante”, aggiunge Luc Mallet. “Infine, abbiamo osservato che la dose di LSD o psilocibina era correlata positivamente con l’intensità dell’esperienza psichedelica e con la sua piacevolezza.”

Questi risultati devono essere interpretati con cautela. La valutazione soggettiva degli effetti terapeutici delle sostanze psichedeliche è suscettibile di numerosi pregiudizi, comprese le convinzioni dei partecipanti allo studio. “La popolazione da noi studiata ha generalmente un atteggiamento molto positivo ed entusiasta nei confronti di queste sostanze, a volte indipendentemente dal loro effetto terapeutico. Inoltre, molti pazienti si trovano in situazioni di impasse terapeutica e si aspettano che l’LSD o la psilocibina migliorino la loro vita. Ciò può influenzare significativamente la loro testimonianza”, dice lo psichiatra.

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