I SERVIZI DI RIDUZIONE DEL DANNO IN ITALIA

un'ampia ricognizione sulla situazione italiana

Quasi tutte le esperienze più importanti traggono origine da operatori e realtà del privato sociale nel centro-nord, in città come Torino, Bologna, Milano, mentre sono residuali gli interventi specifici nelle regioni meridionali. Anche se su scala globale l'Italia è considerata un paese innovatore in queste politiche, dal reportage emergono chiare criticità.

data di pubblicazione:

19 Gennaio 2023

Il settimanale l’Essenziale, all’interno di un reportage sui servizi di riduzione del danno e dei rischi, effettua un’ampia ricognizione sulla situazione italiana, che si caratterizza per la presenza di modelli innovativi e per la loro mancata inclusione nel  piano d’azione nazionale sulle droghe. Un altro limite evidente dei servizi di riduzione del danno è la loro frammentazione territoriale, essendo per lo più concentrati nelle regioni centro-settentrionali.Per politiche di riduzione del danno si intendono quei servizi che, a partire dagli anni ’90, hanno sperimentato pratiche e metodologie quali la distribuzione di siringhe, il drug checking (analisi delle droghe), il drop-in (strutture di accoglienza a bassa soglia) e il lavoro di strada sulla riduzione del danno. Quasi tutte le esperienze più importanti traggono origine da operatori e realtà del privato sociale nel centro-nord, in città come Torino, Bologna, Milano, mentre sono residuali gli interventi specifici nelle regioni meridionali. Anche se su scala globale l’Italia è considerata un paese innovatore in queste politiche, dal reportage emergono chiare criticità.

In particolare, gli operatori impegnati in questi servizi lamentano il livello inadeguato dei finanziamenti, che ha recentemente talvolta determinato la chiusura o la riduzione delle prestazioni e dei servizi erogati. Analoga preoccupazione è espressa da alcuni operatori intervistati in merito alle nuove politiche antidroga del governo Meloni, che potrebbero orientarsi in direzione piuttosto diversa rispetto al paradigma che orienta la riduzione del danno.

 

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