OK ALLA CANNABIS RICREATIVA IN GERMANIA: VICINO L'ACCORDO GOVERNATIVO

data di pubblicazione:

17 Agosto 2022

Se in Germania è attualmente legale solo l’uso terapeutico di cannabis, presto la normativa potrebbe cambiare in modo drastico, dato che la maggioranza che forma il governo, composta da socialdemocratici, verdi e liberali, ha stabilito una bozza d’accordo per la legalizzazione, regolando la vendita di cannabis a uso ricreativo. Secondo quanto riportato da Fuoriluogo, “l’accordo di coalizione stabilisce che la cannabis ricreativa sarà distribuita in negozi autorizzati e specializzati, che venderanno solo cannabis e prodotti a base di cannabis”. Nelle scorse settimane, il governo ha organizzato l’audizione di 200 esperti per discutere le modalità di implementazione della nuova politica sulla cannabis. Vi sarebbero tuttavia alcuni ostacoli politici per arrivare a una legge: “Vi sono però tre problemi all’orizzonte. Il primo è il Bundesrat, la camera alta del parlamento tedesco: la maggioranza degli Stati federali è ancora governata da una coalizione a guida CDU, che si oppone fermamente alla legalizzazione. Una soluzione potrebbe essere quella di sperare che perda le elezioni a livello federale nei prossimi anni. Una soluzione migliore e più rapida è quella di convincere i cristiano-democratici con l’argomento dei benefici finanziari derivanti dalla tassazione della cannabis legale, perché non sembrano preoccuparsi dei benefici per la salute e ignorano che il proibizionismo ha fallito.

Il secondo è la Convenzione Unica delle Nazioni Unite. C’è una soluzione semplice: ignorarla! La Convenzione unica delle Nazioni Unite è un fallimento in sé. È razzista, disumana e sbagliata. Ignorare il diritto internazionale sarebbe una novità nella politica tedesca, ma probabilmente sarebbe accettato dall’opinione pubblica, anche perché non ci si aspetta alcuna sanzione. Il terzo sono i Trattati UE, compreso l’Accordo di Schengen che richiama la Convenzione Unica. Ignorare il diritto dell’UE e magari accettare le sanzioni, non sarebbe una buona soluzione. Si potrebbe cercare di ottenere un permesso di deroga, con scarse possibilità. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di cambiare la legge europea e stabilire un percorso europeo comune per la legalizzazione.”

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