GHB: UTILIZZI DI UN PRINCIPIO ATTIVO TROPPO SPESSO DEMONIZZATO

data di pubblicazione:

11 Novembre 2021

Il GHB, ossia l’acido gamma-idrossibutirrico, è un principio attivo che nel largo pubblico è conosciuto quasi esclusivamente come “droga dello stupro“, fondamentalmente per il fatto che i mass media hanno enfatizzato episodi in cui il GHB era usato in casi di violenza sessuale all’insaputa della vittima. In realtà, le ricerche dimostrano che nei casi di violenza sessuale, l’uso di GHB risulta irrisorio, superato di gran lunga dall’alcol (rintracciato con una percentuale che oscilla tra il 43% e l’80% dei casi a livello internazionale) e da altre sostanze. Questa triste fama ha creato uno stigma attorno al GHB, che in realtà ha una lunga storia e degli impieghi in medicina piuttosto consolidati e sicuri. In particolare, GHB ha molte applicazioni terapeutiche, specie per il trattamento della dipendenza dall’alcol, per la narcolessia e la cataplessia, anche se il suo primo utilizzo negli anni ’60 è stato come anestetico. Un articolo di Cristina Tognaccini ne esamina la storia, gli utilizzi e il potenziale terapeutico, rimarcando come sia un principio attivo dalle svariate applicazioni terapeutiche, e per questo motivo apprezzato dagli specialisti. In conclusione, e rimandando all’approfondito articolo di Tognaccini, è possibile rilevare che il GHB è efficace e sicuro in primis per il trattamento delle dipendenza da alcol, dove è conosciuto come Alcover (anche se AIFA ne ha limitato tre anni fa le indicazioni), e per vari disturbi del sonno.

LINK ALL’ARTICOLO

Ti potrebbe interessare anche
Precedente
Successivo