INCREMENTO IN CALIFORNIA DELL'USO DI CANNABIS IN GRAVIDANZA DURANTE LA PANDEMIA

data di pubblicazione:

23 Ottobre 2021

Un’analisi di Kaiser Permanente su più di 100.000 gravidanze nel nord dello stato della California ha trovato un aumento del 25% del tasso di uso di cannabis in gravidanza dopo l’inizio della pandemia nella primavera del 2020. Lo studio ha riscontrato che nell’anno precedente alla pandemia il 6,75% delle donne in gravidanza usava cannabis nelle prime fasi di gravidanza, e che durante la pandemia questo tasso è salito all’8,14%. Lo studio non ha determinato i motivi per i quali una quota maggiore di donne in gravidanza starebbero usando cannabis. “I nostri studi precedenti hanno mostrato che la prevalenza e la frequenza di uso di cannabis prenatale sono aumentate nel corso del tempo, e che le donne in gravidanza tendono maggiormente a usarla se si sentono depresse, ansiose o se hanno esperito dei traumi. Appare più che possibile che più donne in gravidanza stiano utilizzando cannabis in un tentativo di auto-medicamento durante la pandemia” afferma Kelly Young-Wolff, PhD, una psicologa clinica della Division of Research di Kaiser Permanente. “I provvedimenti di auto-confinamento domestico, le preoccupazioni di venire infette dal virus, le sfide economiche, l’incremento del peso della cura dei bambini e altre difficoltà legate alla pandemia potrebbero avere contribuito al fatto che le donne in gravidanza si siano sentite più stressate e depresse in quel periodo” ha aggiunto Young-Wolff.

Lo studio ha esaminato i test tossicologici delle urine per cannabis della prima visita pre-natale per 100.005 gravidanze (per un totale di 95.412 donne) al Kaiser Permanente nel nord della California da gennaio 2019 a dicembre 2020, comparando i test nei 15 mesi pre-pandemia con quelli durante la pandemia. La tendenza è preoccupante a causa dei rischi potenziali per i neonati derivanti dall’uso prenatale di cannabis delle madri, come il minore peso corporeo dei neonati e i potenziali effetti negativi sul loro sviluppo neurologico. Lyndsay Avalos, PhD, un ricercatore della Division of Research del gruppo afferma: “Mentre continua la pandemia, è importante identificare i sottogruppi di donne che tendono maggiormenete a fare uso di cannabis in gravidanza di modo da fornire interventi il più possibile calibrati”

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