MERINGOLO: AVANZARE NEL DIBATTITO SULLE POLITICHE SULLE DROGHE

data di pubblicazione:

1 Giugno 2021

Patrizia Meringolo interviene con un articolo al dibattito sulle politiche sulle dipendenze ospitato sul sito di Forum Droghe, invocando di “alzare l’asticella” del confronto stesso. Dopo avere ripercorso criticamente alcuni snodi e limiti teorici e metodologici del modello del vizio e di quello della malattia, Meringolo identifica quattro punti per una discussione più avanzata sulle dipendenze. In primo luogo, sostiene una visione critica, ma non certo prevenuta, attorno al contributo che possono offrire le neuroscienze, domandandosi “Potremmo provare a uscire da una posizione storica di subalternità e rovesciare il rapporto con le neuroscienze, che non sono peraltro un tutto indifferenziato? Potremmo esplorare, per esempio, i progressi e le acquisizioni recenti per vedere se per caso non possano essere funzionali a stili di vita diversi?”. Il secondo punto riguarda il rapporto tra scienze e politica: “La scienza verifica delle ipotesi, che sono di volta in volta diverse – ed è bene che lo siano – e in continua evoluzione, analizzando rigorosamente (ovvio) i metodi più funzionali e più praticabili per risolvere un problema. Le policies, le strategie politiche, se ne avvalgono – sarebbe bene che se ne avvalessero – per disegnare processi di cambiamento.”. Al terzo punto Meringolo riflette sull’importanza che la “fiducia collettiva” esercita sulle politiche pubbliche. Infine, la centralità del soggetto: “Questo significa fare una ricerca scientifica situata (e vale per tutte le discipline, dalla psicologia alla sociologia, alle neuroscienze, alla formazione, all’etica), in cui persone e contesti valgono perlomeno quanto big data e algoritmi. Una ricerca in cui si lavora per esplorare un tema – non etichettato necessariamente come problema – e non per creare verità, per farsi buone domande e non per dare certezze.”

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