L'EROINA DA STRADA

data di pubblicazione:

18 Novembre 2018

Parzialmente tratto dal suo libro Eroina. La malattia degli oppiodi nell’era digitale, Salvatore Giancane in un articolo comparso sul blog della SITD riassume alcune fondamentali informazioni sull’eroina da strada. Anche per contrastare, sul piano delle conoscenze scientifiche, le informazioni non sempre corrette diffuse dai mass media in Italia sulla crescente diffusione di eroina, l’articolo di Giancane è di estrema utilità per una sintesi ragionata e aggiornata delle tipologie, delle sostanze da taglio e degli agenti contaminanti aggiunte all’eroina venduta in strada. Giancane classifica l’eroina  secondo 4 gradi di purezza, di cui mostra composizione e tecniche di produzione. “La purezza indica la percentuale di diacetilmorfina presente nell’eroina da strada. Nel 2009 in Europa l’eroina di grado 3 aveva una purezza compresa fra il 15 e il 30 per cento, mentre l’eroina di grado 4 variava fra il 30 e il 50 per cento.[2] In molti Paesi europei, compresa l’Italia, è stata segnalata una tendenza all’aumento della purezza, un fatto da porre verosimilmente in relazione all’aumento della produzione mondiale e alla sua maggiore disponibilità, che consentono comunque ottimi profitti, senza ricorrere al taglio eccessivo della sostanza. Esistono, quindi, eroine da strada adatte a essere fumate ed eroine da strada adatte a essere iniettate. A fronte di ciò, l’eroinomane non effettua alcuna distinzione. Egli non decide se iniettarsi o fumare in base al tipo di eroina che si è procurato, ma l’assume per la via preferita. Può quindi accadere molto facilmente che un’eroina da strada destinata ad essere fumata venga invece iniettata”. Molto interessanti e documentate anche le rimanenti due parti dell’articolo, nelle quali l’autore ricapitola le sostanze da taglio e gli agenti contaminanti maggiormente utilizzati dai produttori e dai trafficanti per aumentare il peso specifico dell’eroina e/o per modificarne gli effetti, a volte provocando problemi di salute estremamente gravi.

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