Alfabetizzazione sanitaria e diritto alla salute

le persone devono essere messe in grado di utilizzare le informazioni sanitarie in modo efficace per la loro salute

L’approccio basato sui diritti (rights-based) parte da una premessa: il diritto alla salute è universale, inalienabile e non negoziabile. Ma perché il diritto alla salute sia esigibile bisogna che le persone siano in grado di comprendere e utilizzare in modo consapevole le informazioni messe a disposizione dai servizi

data di pubblicazione:

18 Novembre 2025

Sul sito Salute internazionale.it un articolo affronta il tema dell’alfabetizzazione sanitaria e del suo ruolo nell’accesso ai servizi. Lo fa analizzando e commentando un intervento di Kristine Sørensen, dal titolo: “Health literacy is a human rights concern. A needs assessment and gap analysis of health literacy challenges and human rights.

Intervento tenuto nell’ambito della conferenza Health Literacy and Human Rights – Connecting Policy with Practice to promote Inclusion and Compact Discrimination e che inquadra la health literacy come una questione di diritti umani e di giustizia sociale.

L’approccio basato sui diritti (rights-based) parte da una premessa: il diritto alla salute è universale, inalienabile e non negoziabile. Ma perché il diritto alla salute sia esigibile bisogna che le persone siano in grado di comprendere e utilizzare in modo consapevole le informazioni messe a disposizione dai servizi.

Leggere il tema dell’alfabetizzazione sanitaria con la lente dei diritti umani – e viceversa – implica prima di tutto esplorare i bisogni di salute e di alfabetizzazione sanitaria delle persone in condizioni di vulnerabilità, e fornire raccomandazioni per colmare le lacune nell’esercizio di tali diritti.

Nello specifico, le “persone in situazioni di vulnerabilità” sono individui o gruppi che affrontano rischi più elevati di discriminazione, esclusione o danno a causa di specifiche caratteristiche personali, condizioni socio-economiche o fattori ambientali”.

Nel report, Sørensen identifica 17 gruppi a rischio di vulnerabilità rispetto alle risorse di alfabetizzazione sanitaria, tra cui persone con HIV/AIDS e persone con disturbi da uso di sostanze.

Per ciascun gruppo, il report riporta le barriere riscontate e le principali raccomandazioni per contrastare il gap di alfabetizzazione sanitaria.

Per quanto riguarda le persone con HIV/AIDS le raccomandazioni per contrastare il gap di alfabetizzazione sanitaria sono: realizzare campagne di sensibilizzazione per ridurre lo stigma, creare gruppi di supporto tra pari e creare accesso riservato e confidenziale alle informazioni.

Per quanto riguarda le persone con disturbi da uso di sostanze le raccomandazioni sono: favorire un accesso sanitario non giudicante, una integrazione della cura delle dipendenze con la medicina di base e potenziamento dei servizi di riduzione del danno.

Rispetto al rischio di bassa alfabetizzazione sanitaria dei gruppi di vulnerabilità, la lente dei diritti umani deve concentrarsi sui principi di disponibilità, accessibilità, accettabilità e qualità di servizi e prestazioni sanitarie.

Tutti fattori che insieme dovrebbero favorire l’accesso ai servizi da parte dei diversi gruppi vulnerabili, garantendo il loro diritto alla salute.

 

 

 

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