Gioco d’azzardo e strategie familiari

Il cambiamento non deve solo avvenire nei giocatori, ma anche nei familiari

Molti familiari scoprono che, motivandosi al cambiamento, non solo migliorano la propria qualità di vita, ma creano anche le condizioni migliori per sostenere davvero chi gioca d’azzardo. Quando smetti di inseguire, controllare e coprire, spesso la persona che gioca si trova finalmente di fronte alle conseguenze reali delle sue azioni

data di pubblicazione:

10 Settembre 2025

Cambiare è una condizione necessaria per aiutare chi ha problemi di gioco d’azzardo. Un articolo sul sito Se questo è un gioco, sottolinea il fatto che spesso le famiglie si concentrano quasi esclusivamente su come spingere al cambiamento il familiare con problemi di gioco.

Invece è importante che anche i familiari si interroghino su come si sentono loro in una situazione del genere. Non si tratta di un gesto da egoisti, ma di riconoscere un problema reale che coinvolge tutti i familiari.

Il primo atto di coraggio non è convincere il tuo familiare a smettere di giocare, ma ammettere a te stesso che la situazione ti sta facendo soffrire. Molti familiari di persone con Disturbo da Gioco d’Azzardo si trovano intrappolati in dinamiche che, senza rendersene conto, mantengono il problema invece di risolverlo”.

Se le cose che i familiari hanno fatto non hanno ottenuto dei cambiamenti nei comportamenti del giocatore o giocatrice bisogna cambiare qualcosa. E’ importante non solo il cambiamento del giocatore, ma anche quello dei familiari.

“Molti familiari scoprono che, motivandosi al cambiamento, non solo migliorano la propria qualità di vita, ma creano anche le condizioni migliori per sostenere davvero chi gioca d’azzardo. Quando smetti di inseguire, controllare e coprire, spesso la persona che gioca si trova finalmente di fronte alle conseguenze reali delle sue azioni”.

Per fare un cambiamento però bisogna crederci, cosa non sempre facile, soprattutto di fronte a situazioni molto compromesse.

L’articolo ricorda che altre famiglie sono passate dentro questa problematica, e che è possibile chiedere un supporto. Associazioni di familiari e servizi territoriali possono offrire uno stimolo al cambiamento. Cambiamento che non necessariamente deve avvenire in tempi brevi e che alle volte può trovare degli ostacoli che possono interrompere il percorso iniziato.

Ma l’interruzione spesso fa parte del percorso di cambiamento, rendendo le persone consapevoli del fatto che qualcosa deve ancora essere provato.

L’articolo si conclude ricordando che il benessere dei familiari non è negoziabile. Non è egoismo, non è abbandono del familiare. È la premessa indispensabile per costruire relazioni più sane e per offrire un aiuto davvero efficace”.

 

 

 

 

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