HIV e strategie di prevenzione combinate

allo studio l'utilizzo del lenacapavir iniettabile come farmaco nella prevenzione di lunga durata

il gruppo di studio elaborerà nuove linee guida sull'uso del lenacapavir iniettabile come profilassi pre-esposizione (PrEP) contro l'Hiv e per l'ottimizzazione dei servizi di test dedicati ai prodotti di prevenzione a lunga durata. 

data di pubblicazione:

14 Gennaio 2025

Per contrastare l’epidemia globale del virus HIV l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) si prepara ad introdurre strumenti di prevenzione a lunga durata. In particolare si apprende che, tramite il sito Quotidiamosanita.it, è stato istituito un gruppo di studio internazionale per l’elaborazione di nuove linee guida sull’uso del lenacapavir iniettabile come profilassi pre-esposizione (PrEP) contro l’Hiv e per l’ottimizzazione dei servizi di test dedicati ai prodotti di prevenzione a lunga durata.

Uno farmaco, il lenacapavir, che sarebbe pensato soprattutto per i paesi maggiormente colpiti dal virus HIV, con un basso e medio reddito e dove le risorse sanitarie sono spesso limitate. I farmaci a lunga durata avrebbero come obiettivo generale quello di migliorare l’accesso globale a servizi di prevenzione e test di alta qualità.

Per quanto riguarda gli obiettivi specifici che il gruppo di studio si è prefisso essi includono: “(…) valutare efficacia, sicurezza e accettabilità del lenacapavir iniettabile come opzione aggiuntiva di PrEP per le popolazioni a rischio significativo di infezione da Hiv, supportando una raccomandazione per il suo utilizzo nell’ambito di strategie combinate di prevenzione; fornire indicazioni sui protocolli di test Hiv per chi utilizza opzioni di PrEP a lunga durata, con particolare attenzione ai processi di avvio, continuazione e interruzione del trattamento, tenendo conto delle sfide nei contesti a risorse limitate”.

“L’inclusione del lenacapavir nelle strategie di prevenzione riflette una svolta significativa nella lotta contro l’HIV, offrendo un’opzione preventiva a lunga durata che potrebbe ridurre le difficoltà legate all’aderenza ai regimi tradizionali”. 

 

 

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