Le vessazioni inutili non si fermano qui. Con l’esplosione della pandemia e la chiusura dei colloqui con le famiglie, si estese la possibilità di contatti telefonici fino a una telefonata al giorno. Questa prassi restò in vigore per un po’ anche quando le visite in presenza erano ormai riprese. A un certo punto, dal nulla, si è deciso di imporre il ritorno alle previsioni normative precedenti, ovvero una telefonata a settimana di soli dieci minuti. Ma perché? Una volta che la situazione emergenziale aveva fatto constatare che la gestione organizzativa delle telefonate quotidiane era tutto sommato fattibile, perché tornare indietro?

Il regolamento penitenziario risale a 24 anni fa. Nel frattempo è cambiato il mondo, la tecnologia è esplosa. Perché lasciare indietro il carcere? Perché tornare a una sola, breve telefonata settimanale con i propri cari, se non per un’idea vendicativa della pena? Una telefonata, in un momento di sconforto, può salvare una vita. E purtroppo stiamo assistendo a una strage di suicidi che si va compiendo nelle patrie galere.”