Rapporto globale sulla tassazione dell’alcol 2023

il rapporto evidenzia tassazioni molto diverse tra i paesi oggetto dell'indagine

"Il rapporto fornisce una valutazione della tassazione applicata alle bevande alcoliche, confrontando qualitativamente la loro struttura e fornendo stime di parametri standardizzati per comparare i livelli fiscali tra i Paesi, per la prima volta a livello globale. I dati si riferiscono a 164 Paesi nel mondo e sono stati raccolti attraverso un’indagine conoscitiva, mediante l’utilizzo di un questionario semi-strutturato, che ha coinvolto 195 Stati membri dell’OMS e membri associati nel periodo compreso tra luglio 2022 e giugno 2023.

data di pubblicazione:

17 Aprile 2024

Sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) è possibile leggere una sintesi del documento, prodotto dall’OMS, sulla tassazione dell’alcol dal titolo “Global report on the use of alcohol taxes 2023”. Quando si parla di tassazione sull’alcol ci si riferisce alle accise, che sebbene storicamente siano state utilizzate prevalentemente per aumentare le entrate, “(…) sono uno strumento efficace per diminuire l’accessibilità economica (affordability) delle bevande alcoliche e ridurre il consumo di alcol e i danni alcol-correlati.

L’accisa è un tributo indiretto, ovvero è il produttore a pagare il tributo che poi gira al consumatore. A livello mondiale le tasse sugli alcolici sono molto diverse tra loro, in termini di struttura e livello, e la maggior parte non è ottimizzata per perseguire obiettivi di salute.

“Il rapporto fornisce una valutazione della tassazione applicata alle bevande alcoliche, confrontando qualitativamente la loro struttura e fornendo stime di parametri standardizzati per comparare i livelli fiscali tra i Paesi, per la prima volta a livello globale. I dati si riferiscono a 164 Paesi nel mondo e sono stati raccolti attraverso un’indagine conoscitiva, mediante l’utilizzo di un questionario semi-strutturato, che ha coinvolto 195 Stati membri dell’OMS e membri associati nel periodo compreso tra luglio 2022 e giugno 2023.

Scopo principale del rapporto è quello di informare gli esperti e i decisori politici in merito alle accise applicate alle bevande alcoliche e sostenere ulteriori ricerche.

Il rapporto è suddiviso in 8 sezioni che riguardano diversi temi. Nella prima sezione si forniscono informazioni sul consumo di alcol e conseguenze sulla salute, Inoltre si sottolinea l’importanza di valutare l’utilizzo della tassazione come strumento politico. Nella seconda e terza sezione si forniscono rispettivamente un quadro della copertura globale della tassazione e una panoramica delle diverse accise che vengono applicate (es. accise sul volume di produzione o sul contenuto alcolico delle bevande).

Le sezioni 4,5 e 6 riguardano l’utilizzo di altre imposte indirette, le stime della quota delle accise sul prezzo al dettaglio per due prodotti standard a livello globale e un quadro sulla tassazione collegata ai prezzi.

Le ultime due sezioni riguardano la destinazione delle entrate fiscali derivanti dalle accise e riassume i punti principali e fornisce considerazioni chiave per guidare i decisori politici nel miglioramento delle accise esistenti sulle bevande alcoliche, alla luce delle evidenze disponibili.

“Nel complesso, il rapporto evidenzia che le accise sulle bevande alcoliche sono sottoutilizzate. I Paesi dovrebbero perseguire il miglioramento della politica fiscale e un maggiore aumento delle tasse, affinché i prodotti delle bevande alcoliche diventino meno convenienti e come conseguenza si riducano i danni legati al consumo di alcol“. Si ricorda che n Italia il vino e le bevande fermentate diverse dal vino e dalla birra sono esenti da accisa.

Come già evidenziato nel manuale tecnico dell’OMS sulle politiche di tassazione degli alcolici, politiche adeguate in questo senso tendono a ridurre il consumo di alcol e a ridurre i rischi per la salute e quindi una diminuzione dei costi sanitari. In una prospettiva di sanità pubblica l’approccio da considerare è quello di una tassazione rispetto al contenuto/gradazione alcolica della bevanda. Inoltre l’aliquota fiscale applicata dovrebbe essere uguale per tutte le tipologie di alcolici. In questo modo si eviterebbe di incoraggiare un consumo maggiore di alcune rispetto ad altre, soprattutto per i bevitori ad alto rischio.

“In conclusione, come sottolineato sia dal manuale tecnico sia dal più recente rapporto globale dell’OMS, le politiche sui prezzi degli alcolici rappresentano uno strumento estremamente efficace per ridurre i danni alcol-correlati e richiederebbero di essere diffusamente implementate in tutti i Paesi”.

 

 

 

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