La cura con gli psichedelici negli USA attende di essere legalizzata

l'mdma dovrà essere valutato dalla Food and Drug Administration

a dicembre l’azienda farmaceutica Lykos Therapeutics (ex MAPS Public Benefit Corporation) ha presentato alla Food and Drug Administration (FDA, l’ente governativo USA per il controllo dei farmaci) la prima droga psichedelica da decenni a questa parte per essere valutata come trattamento per il PTSD

data di pubblicazione:

7 Marzo 2024

Secondo un articolo sul sito del National Geographic Italia, gli USA potrebbero introdurre l’uso della metilenediossimetanfetamina, o MDMA, per le terapie contro i disturbi da stress post traumatico (PTSD). La sostanza verrebbe utilizzata negli incontri di terapia intensiva.
Tutto questo grazie al fatto che “(…)  a dicembre l’azienda farmaceutica Lykos Therapeutics (ex MAPS Public Benefit Corporation) ha presentato alla Food and Drug Administration (FDA, l’ente governativo USA per il controllo dei farmaci) la prima droga psichedelica da decenni a questa parte per essere valutata come trattamento per il PTSD. Una presentazione simile per una forma sintetica di psilocibina, la sostanza attiva dei “funghi allucinogeni” psilocibinici, dovrebbe seguire tra qualche anno.”

Attualmente l’MDMA è classificato dalla DEA (l’Agenzia Federale Antidroga USA) come droga illegale, e in quanto tale punibile penalmente. Questo nonostante alcune città e Stati (Oregon e Colorado) abbiano approvato delle leggi per legalizzare e regolamentare la terapia a base di psilocibina e funghi.

Una eventuale, ma non scontata, “(…) approvazione di uno dei due farmaci porterebbe alla riclassificazione da parte della DEA e aprirebbe la possibilità per i medici di prescrivere ai loro pazienti una forma di psicoterapia assistita da psichedelici, in cui il farmaco verrebbe somministrato durante una o più sessioni e combinato con la terapia del dialogo nei giorni o nelle settimane precedenti e successive.”

Se la FDA approverà la terapia con l’MDMA, gli operatori sanitari potranno utilizzarla per altre patologie oltre al PTSD. Piccoli trial sul farmaco hanno riscontrato potenziali benefici, tra gli altri, per i disturbi alimentari, l’ansia sociale nelle persone affette da autismo e l’angoscia collegata a diagnosi di malattia terminale.

Visto l’aumento delle malattie mentali negli Usa, servono alternative alle terapie tradizionali, che spesso non riescono a rispondere efficacemente alle richieste di aiuto.  Secondo  Tom Insel, psichiatra, neuroscienziato ed ex direttore del National Institute of Mental Health (Istituto nazionale per la salute mentale), “(…) stiamo vivendo una crisi di salute mentale e gli strumenti che abbiamo non sembrano essere sufficienti, inoltre i farmaci attuali che aiutano alcune persone devono essere assunti continuamente, mentre quelli psichedelici richiedono solo una o poche somministrazioni.”

“Se la FDA ritiene che la domanda di Lykos sia completa e pronta per la valutazione, potrebbe pronunciarsi sul farmaco già quest’estate. L’ente baserà la sua valutazione su due studi clinici su larga scala pubblicati su Nature Medicine nel 2023 e nel 2021, i quali hanno riscontrato che tre sessioni di terapia assistita con MDMA hanno migliorato in modo significativo i sintomi di PTSD, in molti casi al punto che non potevano più essere rilevati. Gli effetti collaterali riscontrati nello studio comprendevano nausea, brividi e altri piccoli fastidi, ma anche palpitazioni cardiache e aumento della pressione sanguigna.”

Se fosse approvato questo utilizzo, associato alle diverse ore di terapia, un problema potrebbe essere quello dei costi. Attualmente  variano da centinaia a diverse migliaia di dollari. Questo renderebbe le cure difficilmente accessibili a chi ha un basso reddito. Gli stati che consentiranno queste pratiche dovranno occuparsi anche di rendere accessibili a tutti questo tipo di terapie.

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