IL PIANO TEDESCO SULLA CANNABIS: UN’ANALISI DELLA RIFORMA

La riforma tedesca può rinnovare e cambiare il dibattito sulle droghe in Europa

La nuova legge tedesca sulla cannabis combina la depenalizzazione della coltivazione e dell'uso personale di cannabis per i maggiorenni con la possibilità di creare cannabis social club

data di pubblicazione:

31 Agosto 2023

Nei giorni scorsi il governo tedesco ha presentato il piano di riforma della cannabis, che presenta importanti novità. Nell’analisi di Leonardo Fiorentini di Forum Droghe, si sottolineano gli elementi di novità e di svolta della nuova normativa, che istituisce un regime legale per il possesso e la coltivazione per uso personale di cannabis, anche in forma associata sotto forma di club. In un periodo successivo, verrà attuata la sperimentazione di un sistema di mercato regolato per produzione, distribuzione e vendita di cannabis, a livello di singoli Land. La seconda parte della riforma sarà inoltre discussa con l’UE e con gli stati membri.

Secondo Fiorentini, la riforma tedesca non è in contraddizione con la normativa sovranazionale ed è coerente con la legislazione di altri paesi europei, che hanno già liberalizzato, legalizzato o depenalizzato il consumo di cannabis con varie formule: “L’approccio non commerciale del primo pilastro permette di rispettare tutte le disposizioni sovranazionali, a partire dai Trattati europei, Schengen compreso, fino alle tre Convenzioni internazionali sulle droghe. Se per le condotte volte all’uso personale vi è esplicita esclusione dalla punibilità penale nelle normative di coordinamento europeo, nelle convenzioni internazionali vi è ampio margine di discrezionalità. Queste ammettono poi esplicitamente la possibilità di utilizzo delle sostanze controllate per sperimentazioni scientifiche. È la stessa strada intrapresa da alcune città svizzere per aprire al mercato della cannabis legale all’interno di studi per verificare il suo impatto sull’uso della sostanza. Del resto, l’Olanda tollera da ormai 50 anni la vendita al dettaglio, senza conseguenze sul piano internazionale e sta avviando un progetto sperimentale per legalizzare l’approvvigionamento dei coffeeshop in 10 città, fra queste simbolicamente anche Maastricht.”

Un altro motivo di interesse della riforma tedesca, per Fiorentini, è che può avere importanti conseguenze, in virtù dell’importanza politica della Germania, sul dibattito sulle politiche delle droghe in sede europea: “Il dibattito europeo, anche in vista delle elezioni del 2024, è quindi aperto e difficilmente si potranno ignorare 5 stati membri dell’Unione (di cui tre fondatori) richiedere una modifica delle norme di armonizzazione del diritto penale sulle droghe, scritte in un altro modo, almeno per quanto riguarda le droghe.”

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