INCIDENTI STRADALI E USO DI DROGHE

ultimi dati sull'incidentalità stradale legata all'uso di sostanze in calo: il commento di Hassan Bassi

Gli ultimi dati sull'incidentalità stradale legata all'uso di sostanze in calo non sembrano giustificare la proposta di aumentare le sanzioni a carico dei conducenti

data di pubblicazione:

21 Agosto 2023

Hassan Bassi commenta su Fuoriluogo i dati sull’incidentalità stradale e l’uso di sostanze psicoattive. Se solo nell’1,6% degli incidenti del 2021 è stata rilevata l’alterazione dello stato psico-fisico per uso di stupefacenti di uno dei conducenti, secondo i report forniti da Carabinieri e Polizia, nel 2022 sui 56.284 incidenti con lesioni registrati in soli 1.671 casi almeno un conducente (non sappiamo se quello che ha causato l’incidente) risulta positivo agli stupefacenti, pari al 3% del totale, in calo sia rispetto al 2021 (3,2%) che al 2019 (3,4%). Dati che non sembrano, secondo Bassi, giustificare la proposta del ministro Salvini di inasprire le pene per i conducenti in caso di positività alle sostanze illegali.

“Ne è riprova la proposta di revisione del Codice della Strada (Cds) dell’attuale ministro alle infrastrutture che vorrebbe imporre ai conducenti «in caso di positività alle droghe, a prescindere dallo stato di alterazione, la sospensione e revoca della patente con divieto di conseguirla fino a tre anni». Salvini vuole introdurre una presunzione di colpevolezza dei consumatori di sostanze, in un tentativo surrettizio di inasprimento della già severissima normativa sulle droghe.” Ulteriori dati a disposizione sembrano ridimensionare il fenomeno: “Nella relazione di quest’anno vengono anche buttati lì i dati sulla positività nelle analisi tossicologiche su persone decedute per cause violente. Fra i 780 casi del 2022, 103 fanno riferimento a morti sulle strade. Questi, come sanno bene i tossicologi, non dicono molto sulla effettiva influenza che la sostanza può aver avuto nella dinamica dell’incidente, non solo perché incompleti e parziali (manca il numero totale dei test, e non tutte le vittime vi sono sottoposte), ma soprattutto perché le sostanze psicoattive rimangono presenti nei liquidi biologici per molto tempo dopo aver terminato l’effetto alterante. Non trova poi alcuna giustificazione la presenza dei dati relativi al totale degli omicidi colposi a seguito di incidente stradale, che è un dato generale e non circostanziato all’uso di sostanze.”

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