I RISCHI DEL GIOCO D’AZZARDO RACCONTATI IN UN LIBRO

CON L'AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA DI GIOCO AUMENTANO LE INFILTRAZIONI MAFIOSE E I RISCHI DI DIPENDENZA

Il gioco d’azzardo è un fenomeno in crescita che evidenzia due aspetti preoccupanti: il primo è il noto coinvolgimento delle criminalità, aspetto trattato anche dalla Commissione antimafia; il secondo è l’aumento di persone affette da ludopatia che spesso sono le più fragili ed esposte a vere patologie da dipendenza.

data di pubblicazione:

29 Luglio 2023

Da quanto emerge su un articolo del sito VITA.IT, con il lockdown il gioco d’azzardo ha decisamente virato verso le giocate online, facendo crollare la raccolta fisica sotto il 40% delle giocate totali. L’equilibrio si è quindi spostato, forse definitivamente, verso il gioco online, che durante il Covid aveva consentito a milioni di persone di non rinunciare alle loro abitudini d’azzardo come evidenziato dalla presentazione del libro “La pandemia da azzardo. Il gioco ai tempi del Covid: rischi, pericoli e proposte di riforma”, edito da Altreconomia, che si è tenuta alla Camera dei Deputati. Secondo la relazione del Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), le stime di gioco per il 2022 faranno toccare un nuovo record, si pensa ad oltre 136 miliardi di euro in giocate, che sarebbero molto oltre i 111,7 mld di euro giocati nel 2021.
“Secondo l’ADM l’aumento è dovuto all’azione di repressione del gioco illegale, ma le inchieste giudiziarie dimostrano invece come l’attuale organizzazione del comparto azzardo favorisca le mafie e come esse continuino a gestire parti del settore legale e illegale. L’offerta del gioco d’azzardo in questi ultimi anni si è ampliata troppo e troppo velocemente per un paese come l’Italia, creando maggiori difficoltà nei controlli e consentendo una maggiore infiltrazione da parte delle organizzazioni criminali.
Ma non c’è solo questo aspetto, come sottolinea la Vicepresidente della Camera Anna Ascani: ” Il gioco d’azzardo è un fenomeno in crescita che evidenzia due aspetti preoccupanti: il primo è il noto coinvolgimento delle criminalità, aspetto trattato anche dalla Commissione antimafia; il secondo è l’aumento di persone affette da ludopatia che spesso sono le più fragili ed esposte a vere patologie da dipendenza”.
Per questo se da una parte serve un lavoro maggiore di sensibilizzazione sul tema del valore del denaro e del suo corretto utilizzo, specialmente nelle scuole, dall’altro va contenuta l’espansione del settore, che però non significa proibire, come sottolineano gli autori del libro: “sebbene il gettito arrivi copioso, sono incassi fittizi se andiamo ad analizzare gli enormi danni – economici, sociali, culturali – che l’azzardo sparge sui territori. La prima vittima dell’enorme offerta d’azzardo è proprio il comparto legale, troppo esteso e aggredibile da interessi criminali, come dimostrano decine di indagini. Ridimensionare non significa proibire, significa allinearci ad altri Paesi europei. Vuol dire tutelare i cittadini dalla dipendenza e gli operatori del settore azzardo dall’aggressione mafiosa”.
La proposta che viene fatta è quindi limitare i punti scommesse, soprattutto in territori e quartieri ad alto disagio sociale, dove è maggiore il rischio di infiltrazioni mafiose, anche se sempre di più il controllo si dovrà spostare nell’ambiente virtuale dove ormai sempre più giocatori, soprattutto giovani, si stanno spostando.

 

Ti potrebbe interessare anche
Precedente
Successivo