NEL 2022 I SOLDI SPESI PER IL GIOCO D’AZZARDO SONO STATI IL 25% IN PIU’ DELL’ANNO PRECEDENTE

I dati sul volume di denaro destinato al gioco d'azzardo per il 2022 prefigurano un nuovo record

Per contrastare questo fenomeno è nata in Lombardia (Comune di Agrate Brianza)  un'esperienza che tenta di limitare gli effetti negativi regolando gli orari di funzionamento degli apparecchi, che sono stati spenti per un totale di 6 ore ogni giorno.

data di pubblicazione:

30 Gennaio 2023

I dati sul volume di denaro destinato al gioco d’azzardo forniti dall’Agenzia Dogane e Monopoli di Stato per il 2022 prefigurano un nuovo record, che si attesta sui 135/140 mld circa, il 25% in più del 2021, anche quello anno record. Uno scenario che racconta di un paese sempre più in balia dell’azzardo, come si evince da un articolo sul sito di VITA.

Dietro ai numeri, che stanno aumentando in modo importante, il gioco d’azzardo “(…) oltre a essere un problema di salute ha ricadute devastanti sulla vita di relazione, sulla vita professionale dell’individuo, sulla capacità di apprendimento per i ragazzi e prosciuga le risorse economiche delle famiglie.
Colpisce indistintamente tutte le fasce di età e gli strati sociali in particolar modo le persone anziane e la popolazione femminile con una particolare e preoccupante trend in crescita per i giovani.”
Per contrastare questo fenomeno è nata in Lombardia (Comune di Agrate Brianza)  un’esperienza che tenta di limitare gli effetti negativi regolando gli orari di funzionamento degli apparecchi, che sono stati spenti per un totale di 6 ore ogni giorno.
Tramite l’applicativo SMART, predisposto dagli uffici comunali, è stato possibile verificare l’efficacia del provvedimento, e un”(…) primo dato rilevante è la significativa riduzione di spesa verso gli apparecchi da gioco stimata oltre il 40% con un risparmio di poco inferiore ai 600mila euro (passando da un dato costante negli anni di circa 1.3 milioni di euro a circa 700mila).”
Tale riduzione di spesa non ha comportato un viraggio verso le altre forme di gioco infatti complessivamente il decremento rimane significativo e superiore al 20% (oltre 500mila euro) e ciò significa che è possibile affermare che la riduzione della spesa nelle slot è rimasta tutta nelle tasche dei malcapitati giocatori e delle loro famiglie e dell’economia reale.”
I risultati ottenuti dal Comune sono in linea con quelli di altri Comuni che hanno adottato lo stesso provvedimento disciplinare, prevedendo lo spegnimento delle macchine per 6 ore giornaliere divise per tre fasce orarie, con “(…) il risultato aver ridotto le perdite per i cittadini poiché limitare la disponibilità di opportunità di gioco non solo serve a disincentivare ma può far anche ridurre il numero dei giocatori esistenti.”

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