INDAGINE EMCDDA SU CONSUMI DI DROGHE DURANTE LA PANDEMIA NEL 2021

data di pubblicazione:

29 Gennaio 2022

L’Agenzia europea per la droga (EMCDDA)  ha reso noto i risultati di una nuova indagine svolta nel periodo marzo/aprile 2021 in 30 paesi (21 dell’UE e 9 non dell’UE), quando erano in vigore limitazioni e blocchi legati al COVID-19. I risultati sulle sostanze e sulla prevelenza d’uso attestano che nel periodo in esame il consumo di cannabis è aumentato, mentre quello di MDMA/ecstasy è diminuito: circa un terzo degli intervistati (32%) ha riferito di aver utilizzato più cannabis e il 42% meno di MDMA/ecstasy. All’indagine hanno partecipato 48.469 adulti. Il 93% degli intervistati ha riferito di avere usato cannabis nei 12 mesi precedenti, con poche variazioni tra i paesi. Le altre principali sostanze di cui è stato segnalato l’uso sono MDMA/ecstasy (35%), cocaina (35%) e anfetamine (28%). Un quinto (20%) del campione ha riferito di aver fatto uso di LSD nell’ultimo anno, il 16% di nuove sostanze psicoattive (NPS) e il 13% di ketamina. Il consumo di eroina è stato segnalato dal 3% degli intervistati. Sebbene il campione che riportava il consumo di eroina fosse piccolo, oltre un quarto di questi intervistati (26%) ha riferito di aver usato di più questa droga durante il periodo analizzato.

Va però enfatizzato, per contestualizzare i dati presentati, che il campione dell’indagine è auto-selezionato, sulla base del fatto che avesse fatto uso di almeno una droga illegale nei 12 mesi precedenti l’indagine. Sebbene i sondaggi web non siano rappresentativi della popolazione generale, se condotti con attenzione e combinati con i metodi tradizionali di raccolta dei dati, possono aiutare a tracciare un quadro più dettagliato, realistico e tempestivo del consumo di droga e dei mercati della droga in Europa. All’iniziativa hanno preso parte oltre 100 organizzazioni, inclusi i punti focali nazionali Reitox, università e ONG.

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