L’esito del voto è stato tutt’altro che unanime: con 27 favorevoli, 25 contrari e un astenuto, la Commission for Narcotic Drugs dell’ONU ha tolto la cannabis dalla tabella IV – quella composta dalle sostanze più pericolose –, riconoscendone il valore terapeutico. Il voto ha rispecchiato in modo quasi uniforme le profonde differenze normative e culturali fra aree geografiche: a favore si sono espressi tutti i paesi europei, compresa l’Italia e tranne l’Ungheria, e americani, contro quasi tutti i paesi africani e asiatici. Il voto amplia quindi le possibilità di un uso terapeutico e per finalità scientifiche e di ricerca della cannabis. La Stampa riporta la dichiarazione di Marco Perduca, che per l’Associazione Luca Coscioni coordina la campagna Legalizziamo!: “La decisione di oggi toglie gli ostacoli del controllo internazionale, imposti dal 1961 dalla Convenzione unica sulle sostanze narcotiche, alla produzione della cannabis per fini medico-scientifici“. “Il voto è importante anche perché le raccomandazioni dell’Oms erano state elaborate sulla base della letteratura scientifica prodotta negli anni, in condizioni molto difficili. Finalmente la scienza diventa un elemento fondamentale per aggiornare decisioni di portata globale, come quelle delle Convenzioni Onu sulle droghe, non solo ai mutati scenari sociali e culturali ma anche alla luce del progresso scientifico”.
10 Dicembre 2023
L’INFLUENZA DELL’ALCOL SULLA SALUTE UMANA: UNA RIFLESSIONE
ESISTE LA POSSIBILITA' DI UN DIALOGO TRA I VARI PORTATORI DI INTERESSI?