TRATTAMENTI PER LA DIPENDENZA DA OPPIACEI IN CARCERE: LA SITUAZIONE NEGLI USA

data di pubblicazione:

14 Marzo 2018

fentanylFra le varie questioni inerenti l’epidemia da sostanze e da farmaci oppiacei  che colpisce da anni gli USA, rientra la disponibilità o meno di trattamenti adeguati in carcere per la popolazione che ne é dipendente. Un articolo, pubblicato sul quotidiano americano Vox, descrive le difficoltà di accesso alle cure dei detenuti americani che soffrono di dipendenza da oppiacei. La comunità di esperti ritiene che siano tre i farmaci maggiormente efficaci per il trattamento della dipendenza da oppiacei: buprenorfina, metadone e naltrexone. Gli studi mostrano che il loro utilizzo riduce di oltre la metà le cause di mortalità per le persone dipendenti e che il loro uso è molto più efficace delle cure non mediche per il trattamento della dipendenza da oppiacei. Nonostante le evidenze scientifiche, la  maggioranza assoluta degli stati USA non li rende disponibili alla popolazione penitenziaria. Solo lo stato del Rhode Island assicura la completa diponibilità dei tre farmaci, 18 uno dei tre, mentre 27 stati sui 45 che hanno risposto all’inchiesta non ne forniscono nessuno. Tuttavia, la disponibilità dei farmaci a livello statale non significa che tutte le prigioni statali lo forniscano ai propri detenuti, in quanto possono esservi restrizioni di vario tipo.

Ciò appare tanto più grave tanto più si considera che si stima che la maggioranza della popolazione carceraria americana -il 58%- soffra di dipendenza o di abuso da sostanze. Questa situazione implica quindi la presenza di due grandi rischi: il pericolo di overdose all’interno delle carceri e il pericolo di overdose nel periodo successivo, in particolare le prime due settimane, alla messa in libertà del soggetto. In definitiva, la mnacata disponibilità di farmaci ingrado di trattare la dipendenza da oppiacei pone un grande problema alla salute pubblica, in quanto tutti gli studi mostrano la grande vulnerabilità -in termini di mortalità- di questa fascia di popolazione una volta uscita dal carcere.

LINK ALL’ARTICOLO (INGLESE)

Ti potrebbe interessare anche
Precedente
Successivo