REATO DI OMICIDIO STRADALE COLPOSO E SOSTANZE: UN'ANALISI DELL'APPLICAZIONE DELLA LEGGE

data di pubblicazione:

11 Luglio 2017

incidenteA un anno dalla sua introduzione, è tempo di fare un bilancio dell’applicazione della nuova disciplina di omicidio stradale colposo. Prima di analizzare brevemente i risultati, è opportuno richiamare i principali contenuti della legge.
Il nuovo delitto di omicidio colposo stradale contempla ora quattro diverse ipotesi che vengono punite con pene via via più gravi:
– con la reclusione da due a sette anni, chiunque provochi la morte di una persona per violazione del codice della strada;
con la reclusione da cinque a dieci anni chi uccide una persona a seguito di incidente stradale causato perché guidava ubriaco con un tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 g/l e nelle ipotesi in cui la morte sia la conseguenza di gravi imprudenze commesse dal conducente alla guida di un veicolo a motore: velocità elevata in relazione alla classificazione della strada (urbana o extraurbana), attraversamento di incrocio con semaforo rosso, circolazione contromano, inversione del senso di marcia in prossimità di intersezioni, curve o dossi, sorpasso in corrispondenza di attraversamento pedonale o in presenza di linea continua;

con la reclusione da otto a dodici anni per chi provoca la morte di una persona perché guidava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o con un tasso alcolemico nel sangue superiore a 1,5 g/l. Alla pena più grave sono sottoposti anche i conducenti professionali di tir, autobus, taxi, ecc. che guidano in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 g/l;

– l’omicidio stradale con morte di più persone, ovvero di una o più persone e di lesioni a una o più persone, è punito con la pena prevista per la più grave delle violazioni aumentata fi no al triplo, fino ad un massimo di 18 anni di reclusione.
Lo stesso schema sanzionatorio è previsto anche per le lesioni stradali.
Le novità in questo caso riguardano le lesioni cosiddette gravi e gravissime, provocate a seguito di incidente con violazione delle norme sulla circolazione stradale. Continuano, invece, ad essere disciplinate dalle norme generali sulle lesioni colpose le lesioni lievi e lievissime.
Anche per il reato di lesioni stradali gravi e gravissime sono previste diverse ipotesi delittuose alle quali sono associati corrispondenti aumenti di pena in relazione alla gravità delle lesioni stesse e della colpa.
Dal 25 marzo 2016, data di entrata in vigore della Legge sull’omicidio stradale, al 4 giugno 2017 la Polizia Stradale:
1) ha rilevato 843 incidenti mortali e 26.812 incidenti con lesioni;

2) 456 sono stati gli incidenti per i quali si è proceduto per il reato di omicidio stradale e fra questi in 388 casi (pari all’85%) si tratta dell’ipotesi base punita da 2 a 7 anni di reclusione. In 215 casi si è trattato di incidente plurimortale o con lesioni di una o più persone;

3) 817 sono stati gli incidenti per i quali si è proceduto per il reato di lesioni gravi o gravissime e fra questi in 182 casi si è trattato di incidente con lesioni gravi o gravissime di più persone.
In tutto sono stati sottoposti a controllo con “precursori alcoltest” 38.936 conducenti, dei quali 2.088 risultati positivi anche alla verifica con etilometro, con un tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l. I conducenti successivamente sottoposti ad esame comportamentale ed al test di screening sulla saliva, per verificare la presenza di stupefacenti, sono stati 2.753, dei quali 675 risultati positivi ad almeno una sostanza. Nonostante il forte aumento delle pene, per quanto riguarda gli incidenti, nel primo semestre 2017, quelli con esito mortale sono aumentati del 4.6% rispetto allo stesso periodo del 2016 (da 695 a 727).
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