DEPENALIZZAZIONE IN PORTOGALLO: UN BREVE BILANCIO

data di pubblicazione:

11 Novembre 2016

portogalloRepubblica pubblica un articolo sull’andamento dei consumi e dei danni correlati alle droghe in Portogallo. Nel paese lusitano è in vigore, dal 2001, una legge sulle droghe che depenalizza uso e consumo di tutte le sostanze, consentendo il possesso di una soglia quantitativa massima diversa per ogni droga. Questa politica, definita  da João Goulão, direttore del Sicad, l’istituzione pubblica che lotta contro le tossicodipendenze, come di “riduzione dei danni e di reinserimento sociale“, ha dimostrato, nei quindici anni di applicazione, di avere raggiunto significativi risultati. Il numero di tossicodipendenti da eroina, all’inizio del secolo molto alto, si è notevolmente ridotto (-70%), così come il numero di morti per overdose (da 94 del 2008 a 22 nel 2013). Dati positivi anche rispetto alla percentuale di popolazione carceraria condannata per reati legati alle droghe: dal 41 per cento del 2001 al 19 per cento del 2014, con un netto aumento di condannati per reati di narcotraffico. Molto positiva anche la drastica riduzione di infezioni da Hiv associate alla tossicodipendenza, che passano da 18.500 del 1983 a 40 del 2014. Nel complesso, la politica di depenalizzazione portoghese sembra avere raggiunto il risultato di ridurre lo stigma sociale nei confronti delle persone tossicodipenti, aumentando la quota di consumatori problematici o dipendenti che si rivolgono a centri di disintossicazione.

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