ARRESTI E INCARCERAZIONI PER POSSESSO DI DROGHE NEGLI USA

data di pubblicazione:

17 Ottobre 2016

arresti cannabis usaUn lungo report di Human Rights Watch  concentra l’attenzione sull’applicazione delle politiche penali per possesso di droga negli USA. Il report contiene interessanti analisi generali sulle tendenze più recenti a livello federale, e una parte di ricerca sul campo condotta attraverso 365 interviste a persone incarcerate per reati legati al possesso di sostanze psicoattive e a testimoni privilegiati (avvocati, giudici, familiari delle persone arrestate). Le interviste sono state effettuate in 4 Stati (Alaska, Colorado, Oregon e Washington), scelti per la loro rappresentatività o in quanto presentano alti tassi di incarcerazione per questi reati. Se si considera il fenomeno globalmente, nonostante in quasi la metà degli Stati sia concesso l’uso di marijuana a scopi terapeutici e in quattro sia legale l’uso di cannabis a scopi ricreativi, colpisce soprattutto l’altissimo numero di individui che finiscono in carcere per cannabis, ma non per spaccio, bensì per semplice possesso. Una statistica su tutte condensa l’enormità del problema: negli USA vi è in media un arresto per possesso di droga per uso personale ogni 25 secondi, e fra il totale di questi arresti quasi la metà colpisce individui incriminati per possesso di cannabisSecondo statistiche dell’FBI, in USA il numero totale di persone arrestate nel 2015 per crimini violenti (omicidio, stupro e aggressione aggravata) è stato di 505,681 unità, inferiore al numero di individui fermati per cannabis (circa 574,000).

Il rapporto di Human Rights Watch fotografa inoltre un’applicazione delle leggi anti-droga  presentanti molti aspetti iniqui. Ad esempio, le leggi federali, alla pari della maggioranza di leggi statali punisce penalmente anche il possesso di quantitativi minimi di sostanze psicoattive proibite, sotto 1 grammo. In alcuni Stati come Missouri, Georgia e Florida, la percentuale di arresti legati al possesso di sostanze illegali è superiore a quella di qualsiasi altro tipo di reati. A livello nazionale, la percentuale di arresti per possesso di sostanze psicoattive illegali varia da un tasso di 700 su 100,000 persone nel Maryland a 77 su 100,000 nel Vermont. Così come avviene per il tasso di incarcerazione totale, anche gli arresti e le incarcerazioni per reati legati al possesso di sostanze psicoattive colpiscono in proporzione molto di più le minoranze etnico-razziali (soprattutto i neri) che i bianchi.

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