KETAMINA E TRATTAMENTO DELLA DEPRESSIONE: UNA META-ANALISI

data di pubblicazione:

12 Settembre 2014

psychofarmacologyObiettivo dello studio è di determinare se la somministrazione di ketamina determini o meno miglioramenti nella sintomatologia depressiva della depressione e più nello specifico nel disturbo depressivo maggiore, nella depressione bipolare, come agente anestetico nella terapia elettro-convulsiva per la depressione resistente. Risultati secondari attesi nella meta-analisi sono la durata degli effetti della ketamina, l’efficacia sull’ideazione suicidarla, l’esistenza di una soglia-effetto e la sicurezza/tolleranza del trattamento.

Gli studi inclusi dovevano soddisfare, fra gli altri, i seguenti requisiti: la somministrazione di ketamina, e fra i partecipanti allo studio la diagnosi di depressione e la valutazione di gravità basata su una scala validata. Nei nove studi che non includono la terapia elettro-convulsiva ammessi nell’analisi quantitativa il campione è rappresentato da 192 pazienti con depressione maggiore e 34 pazienti con depressione di tipo bipolare. Complessivamente, i punteggi di depressione decrescono in modo significativo nei gruppi trattati con ketamina comparati a quelli nei gruppi di controllo. L’efficacia della ketamina è confermata nel disturbo depressivo maggiore, nella depressione di tipo bipolare così come nei pazienti astinenti da sostanze. Anche quattro studi di terapie elettro-convulsive sono inclusi nell’analisi quantitativa e assommano un campione di 118 pazienti, di cui 103 diagnosticati con depressione maggiore e 15 con depressione di tipo bipolare. Nel complesso, i punteggi di depressione risultano migliorati in modo significativo nei 58 pazienti che hanno ricevuto ketamina per l’induzione all’anestesia per la terapia elettro-convulsiva, comparati agli altri 60 pazienti.

La durata degli effetti della ketamina è misurata solo in due studi non relativi a terapie elettro-convulsive e sembrano persistere per 2-3 giorni. Tre studi su quattro hanno riscontrato un decremento significativo dei pensieri di suicidio, mentre uno non ha trovato differenze fra i due gruppi. Dal punto di vista degli effetti collaterali sono descritti alcune problematiche cardiovascolari, che fanno ritenere l’uso di ketamina rischioso per pazienti con questo tipo di problemi.

In conclusione, i risultati di questa meta-analisi sull’uso di ketamina per il trattamento della depressione appaiono incoraggianti, tanto negli studi relativi a terapie non elettro-convulsive che negli studi di terapie elettro-convulsive, anche se rimangono aperte numerose questioni e criticità, come l’efficacia del trattamento a medio e a lungo periodo e la necessità di includere campioni più ampi e ed eterogenei sul piano della sintomatologia psichiatrica.

Fond G. et alter, 2014, Ketamine administration in depressive disorder: a systematic review and meta-analysis, Psychopharmacology, Vol. 231, 18, pp. 3663-3676.

Disponibile c/o CESDA.

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