LA STRAGE DEGLI STUDENTI IN MESSICO: 86 MANDATI DI ARRESTO CONTRO POLIZIOTTI, NARCOS E MAGISTRATI

data di pubblicazione:

28 Agosto 2022

A distanza di otto anni dalla strage di 43 studenti ad Ayotzinapa, sono stati disposti ben 86 mandati di arresto in tutto il Messico a carico di magistrati, esponenti dell’esercito e della polizia, narcotrafficanti, configurando il caso come una “strage di Stato”. Grazie alle forti mobilitazioni popolari, le indagini sono infatti proseguite, delineando uno scenario inquietante: un accordo  fra la polizia locale, altre forze di sicurezza e i narcotrafficanti della banda “Guerreros Unidos” avrebbe portato al rapimento e all’uccisione dei 43 studenti che si stavano recando a una manifestazione a Città del Messico.

Anche all’estero la notizia ha destato molto interesse, in quanto fra i ricercati vi è l’ex Procuratore Generale Murillo Karam, accusato di tortura, cattiva condotta ufficiale e sparizione forzata. Un articolo di  Euronews sintetizza così gli sviluppi giudiziari: “Il mandato d’arresto, con le stesse accuse, riguarda anche militari, agenti di polizia e narcotrafficanti (accusati anche di associazione criminale), molti di loro ancora ricercati in tutto il Messico. I soldati accusati prestavano servizio nella base vicino al luogo in cui è avvenuto il rapimento nel 2014. Gli arresti arrivano il giorno dopo che una Commissione d’inchiesta – istituita nel 2018 dall’attuale presidente messicano Andrés Manuel López Obrador (68 anni) – ha dichiarato che l’esercito ha una precisa responsalità nel caso. Una vera e propria “strage di Stato”. I procuratori federali messicani, in passato, avevano già emesso mandati di arresto per membri della polizia militare e federale e per Tomás Zeron, che all’epoca del rapimento dirigeva l’Agenzia federale di investigazione, l’agenzia investigativa del Messico.
Senza ottenere grandi risultati nè passi in avanti nella ricerca della verità. Zeron è ricercato con l’accusa di tortura e copertura di sparizioni forzate. È fuggito in Israele e il Messico ha chiesto aiuto al governo israeliano per l’estradizione. L’attuale procuratore generale Gertz Manero ha dichiarato che, oltre ai presunti crimini legati al caso, Zeron avrebbe rubato più di 44 milioni di dollari dal bilancio dell’Ufficio della Procura. Sul caso dei 43 studenti scomparsi, che costituisce una delle più gravi violazioni dei diritti umani in Messico, lo stesso presidente Andrés Manuel López Obrador ha più volte promesso verità e giustizia. A distanza di otto anni, il movente del rapimento degli studenti continua a rimanere poco chiaro. Forse avevano visto qualcosa che non dovevano vedere.”

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