LE DROGHE "SPIEGATE BENE": UNA GUIDA PER APPROFONDIRE UNA QUESTIONE IMPORTANTE

data di pubblicazione:

15 Giugno 2022

Cose spiegate bene è un rivista di carta del Post edita dalla casa editrice Iperborea. Il terzo numero, dal titolo Le droghe, in sostanza, fin da subito si caratterizza da un linguaggio molto chiaro e per delle illustrazioni molto accattivanti, che si possono incontrare lungo i vari capitoli che compongono il libro. Fin dalle prime pagine si cerca di fare chiarezza, sia a livello di linguaggio che di significato, su cosa bisogna intendere quando si parla di droghe, che sono sostanze molto diverse tra loro sia negli effetti che nei rischi che comporta l’assunzione, per cui spesso risulta riduttivo, secondo gli autori, parlare di droghe in modo indistinto.
Di fatto si tratta di sostanze che in epoche diverse e in contesti storico e sociali differenti, hanno avuto una considerazione e un utilizzo differenti sia da parte della popolazione che dai medici. L’esempio di questo diverso uso è rappresentato anche dal termine inglese drug, che significa sia droga che farmaco a seconda del contesto in cui viene utilizzato.
Secondo gli autori, per esempio, dividere le droghe tra quelle che danno dipendenza da quelle che non la danno è riduttivo: “(…) La dipendenza non può essere il criterio dominante per distinguere ciò che chiamiamo droga, dato che non tutte le persone che la usano ne sono dipendenti, e non tutte le sostanze che chiamiamo droghe generano dipendenza. Restano dunque due caratteristiche che solitamente si associano al concetto di droghe: sono sostanze che modificano momentaneamente le condizioni psichiche e fisiche di chi le assume, e che possono essere dannose per la salute”  (Cose spiegate bene. Le droghe in sostanza. Iperborea 2022, pag.16).
Spesso le persone tendono a considerare droghe le sostanze che la legge considera illegali, mentre medicine o farmaci quelle che si possono comprare legalmente, criterio che gli autori considerano arbitrario, portando ad esempio la marjiuana che per scopi terapeutici è legale, mentre rimane illegale a scopo ricreativo.
La rivista indaga diversi aspetti legati all’uso delle droghe e al significato che gli viene attribuito, sia attuali che passati, andando dalla pratica dello “svapare” e quella del microdosaggio con le sostanze psichedeliche, passando per l’utilizzo delle sostanze nello sport e analizzando l’uso sociale dell’alcol.

LINK ALL’ARTICOLO

Ti potrebbe interessare anche
Precedente
Successivo