CAMPAGNA TACKLE HIV CONTRO LO STIGMA

data di pubblicazione:

9 Marzo 2022

Nell’ambito della campagna “Tackle HIV”, è stato effettuato un sondaggio “Sex of Our Nations” realizzato per comprendere gli atteggiamenti verso la sessualità, la salute sessuale e l’infezione da HIV nelle sei nazioni che partecipano al principale torneo di rugby europeo. I risultati del sondaggio d’opinione mostrano che persistono numerosi e diffusi pregiudizi nella popolazione generale, in particolare verso chi è affetto da HIV e verso chi ha una sessualità o identità di genere diversa da quella maggioritaria. Appare degno di nota anche il fatto che un’alta percentuale di persone respinge la possibilità a sottoporsi al test per l’HIV, così come il fatto che la metà circa degli intervistati ritiene che le persone eterosessuali non siano a rischio di contrarre l’HIV, opinione che contrasta fortemente con le evidenze scientifiche. Appare piuttosto alta anche la percentuale di chi, se fosse a conoscenza che il proprio partner è positivo all’HIV, non accetterebbe la cosa e sarebbe perciò disposto a interrompere la relazione.

In definitiva, il sondaggio sembra attestare la persistenza di pregiudizi e stigma in relazione sia alla sessualità delle persone non eterosessuali che verso le persone affette da HIV-AIDS. Secondo Nneka Nwokolo, Honorary Consultant Physician in Sexual Health e HIV Medicine e Senior Global Medical Director di ViiV Healthcare, ““Purtroppo non sono sorpresa dai risultati di questo sondaggio. Sebbene alcune popolazioni ne siano particolarmente colpite, chiunque può contrarre l’HIV indipendentemente dal genere, dalla sessualità, dall’età o da qualsiasi altro fattore. Eppure la gente sembra non capirlo. Stiamo assistendo a un aumento delle diagnosi tardive, spesso in persone che non pensano di essere a rischio e quindi non hanno eseguito il test. La diagnosi precoce dell’HIV significa un trattamento precoce e le persone con l’HIV trattate efficacemente non solo hanno la stessa aspettativa di vita di chiunque altro, ma possono vivere una vita normale e sana”.

Per conoscere in dettaglio i risultati del sondaggio,  è possibile riferirsi all’articolo pubblicato sul Quotidiano della Sanità.

LINK ALL’ARTICOLO

Ti potrebbe interessare anche
Precedente
Successivo