Negli ultimi anni si è parlato molto, anche in Italia, della gravissima crisi sanitaria e sociale collegata alle morti per oppiacei negli USA. La vicenda sta avendo anche importanti ripercussioni sociali e politiche, chiamando direttamente in causa la condotta delle case produttrici di farmaci oppiacei, le responsabilità etiche e professionali di parte della classe medica e la scarsa vigilanza da parte degli enti regolatori. Negli scorsi mesi le multinazionali farmaceutiche Purdue Pharma e Johnson & Johnson hanno siglato accordi miliardari per chiudere le vertenze aperte a loro carico in tutto il Paese, così come la società di consulenza McKinsey & Company è accusata di avere favorito, in modo fraudolento, la somministrazione non controllata dei farmaci oppiacei.
Eppure, anche il Canada è interessato in modo preoccupante dal fenomeno dell’overdose da oppiacei, che presenta sia tratti in comune che specificità rispetto alla situazione negli USA. Sul sito del Ministero della Salute canadese alcune statistiche danno conto dell’ampiezza dell’epidemia: 1,705 decessi legati agli oppiacei sono avvenuti fra luglio e settembre 2020, pari a un aumento del 120% rispetto allo stesso periodo nel 2019. Nei sei mesi seguenti l’implementazione delle misure di contrasto a Covid-19 (da aprile a settembre 2020) i decessi legati agli oppiacei sono stati 3,351, pari a un aumento del 74% rispetto allo stesso periodo nel 2019. Fra i fattori che stanno peggiorando la crisi di overdose, vanno citati l’incremento, nella fornitura di droghe, di composti tossici, l’aumento di isolamento, stress e ansia, la limitata disponibilità di servizi ad hoc per le persone che fanno uso di sostanze. Anche se tutte le province del Canada registrano una tendenza all’aumento di decessi correlati all’uso di oppiacei, sono tre le province dove si registra l’85% di eventi fatali (British Columbia, Alberta e Ontario).
Fra gennaio e settembre 2020, il 77% di decessi per questa causa ha coinvolto uomini. La classe d’età già rappresentata, per entrambi i generi, nei decessi per oppiacei riguarda la fascia 30-39 anni. Fra le donne, il 22% delle morti per oppiacei include l’uso di almeno un farmaco oppiaceo, contro il 10% negli uomini. L’82% dei decessi per oppiacei avvenuti fra gennaio e settembre 2020 include il fentanyl. Nel 99% dei casi, il fentanyl individuato era di tipo non farmaceutico e in generale, nello stesso periodo, l’86% di decessi per oppiacei ha coinvolto un oppiaceo non farmaceutico.
Anche i dati sulle ospedalizzazioni per avvelenamenti collegati all’uso di oppiacei o stimolanti sono allarmanti e mostrano una tendenza all’aumento. Fra gennaio e settembre 2020, vi sono state 3,784 ospedalizzazioni dovute ad avvelenamenti collegati all’uso di oppiacei, di cui il 67% accidentali. In totale, fra gennaio 2016 e settembre 2020, si sono registrati 23,240 ospedalizzazioni dovute ad avvelenamenti collegati all’uso di oppiacei e 10,518 per l’uso di stimolanti.
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DOSSIER AIDS 2022
In occasione della Giornata Mondiale della Lotta all’AIDS del 1° dicembre il Cesda ha realizzato, come ogni anno, il dossier di aggiornamento sul tema dell’Hiv/AIDS.
Il dossier contiene dati epidemiologici regionali, nazionali e mondiali, indicazioni dei servizi dedicati e materiale documentale di vario tipo utile all’approfondimento.
Il dossier CESDA del 2022 è disponibile in versione on-line:
DOSSIER-AIDS-2022BOLLETTINO SOCIO-EPIDEMIOLOGICO 2021
Le dipendenze nel territorio dell’azienda USL Toscana. Centro- dati 2021, a cura di Laura Ulivieri (Dip. di Servizio Sociale PO Dipendenze).
CALENDARIO EVENTI E FORMAZIONE
APPROFONDIMENTI STUPEFACENTI 2023 – CENTRO JAVA FIRENZE
FIRENZE CONVEGNO 17 FEBBRAIO 2023
GAME L_OVER Piano regionale di contrasto ai rischi dell’azzardo: esperienze e riflessioni.
BOLOGNA CONVEGNO 2 MARZO 2023
LA MODERNITA’ E LE DIPENDENZE.Promosso da FEDERSERD.
MILANO CONVEGNO 16-17 MARZO 2023
Giovani, consumo di sostanze ed intervento precoce tra mito e realtà. Convegno regionale FEDERSERD
CICLO DI INCONTRI DA GENNAIO AD APRILE 2023
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La AUSL Toscana centro istituisce dal 2018 un unico catalogo on line che raggruppa le Biblioteche del CeDEaS, CeSDA, Chiarugi e Fior di Prugna.
Per saperne di più: Polo Documentario AUSL Toscana CentroMEDIASFERA PERSONAL e MASS MEDIA – RICERCA BIBLIOGRAFICA
Presentiamo un ampio lavoro di ricerca bibliografica sul tema MEDIASFERA PERSONAL e MASS MEDIA – realizzato dal Cedeas e Cesda – Polo Documentario AUSL Toscana Centro – nel quale vengono segnalate: monografie, progetti – Indagini, ricerche sul tema Mediasfera e altre tematiche conesse: Reclusione sociale/Hikikomori, Relazione tra pari, Iperconnessione, Sharenting , Salute digitale, Cittadinanza digitale.
BIBLIOGRAFIA MEDIA SFERATutti i volumi in elenco sono disponibili per il prestito presso il CeDEaS ed il CeSDA Via di San Salvi, 12 – Firenze (palazzina 27).
HIKIKOMORI – NUOVA TEMATICA SUL SITO CESDA
Sulla base del crescente bisogno di informazione e sulla scarsità di fonti, per facilitare la ricerca e l’informazione, il Cesda ha creato una sezione specifica sul tema Hikikomori.
All’interno sarà possibile trovare articoli, abstract di volumi, segnalazione di luoghi di ascolto e di centri di trattamento e altre informazioni trasversali al fenomeno (uso di internet, smartphon, dipendenza da nuove tecnologie, disagio giovanile, bullismo, cyberbullismo).
Per accedere alla sezione: HIKIKOMORIPROGETTO: “QUANDO GLI ADOLESCENTI SI METTONO IN GIOCO …d’azzardo”
Nell’ambito delle attività di prevenzione della UFM SERT C del Quartiere 5, da Gennaio 2013 è attiva formalmente una collaborazione tra l’UFM SERT C e il Dipartimento NEUROFARBA, Sezione di Psicologia, Università degli Studi di Firenze, finalizzata all’attività progettuale sul gioco d’azzardo denominata: “Gambling e Adolescenti: promuovere un comportamento responsabile”. QUANDO GLI ADOLESCENTI SI METTONO IN GIOCO ...d'azzardo
COCAINA: PROGETTO OCEANO
"Se rischia di portarti alla deriva, prova a navigare in acque più sicure"
Il progetto prevedeva l'attivazione di tre punti di ascolto presso i Pronto Soccorso degli Ospedali Torregalli, OSMA (Ponte a Niccheri) e Mugello rivolti a consumatori di cocaina, ma anche per familiari e amici al fine di offrire informazioni e chiarimenti sulle conseguenze del suo utilizzo.
I risultati del progetto -concluso lo scorso anno- sono stati presentati nel corso di un evento formativo che si è svolto il 25 Settembre 2015, oggi sono disponibili gli atti del convegno.
ATTI PROGETTO OCEANO