RAPPORTO EUROPEO SULLE DROGHE- APPROFONDIMENTO SULL'ITALIA

data di pubblicazione:

14 Giugno 2017

emcddaNell’ultima parte della sintesi dei risultati del rapporto europeo annuale sulle droghe a cura dell’EMCDDA (Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze) di Lisbona, si presentano alcuni dati e tendenze significative relative all’Italia. Partendo da una presentazione rapida dei principali dati, nella fascia d’età 15-34 anni la cannabis è risultata nel 2016 la sostanza illecita più utilizzata (19%), seguita da cocaina (1,8%), MDMA (1%) e anfetamine (0,6%). Gli utilizzatori di oppiodi considerati ad alto rischio sono stimati in 205.200 unità. Interessante il dato sulle persone che nel 2015 hanno iniziato un trattamento terapeutico a causa della loro condizione di dipendenza. Se per la maggioranza (52%) la sostanza primaria di abuso è l’eroina, è in crescita la percentuale di persone sotto trattamento la cui sostanza primaria d’abuso è la cannabis (20%), preceduta comunque dalla cocaina (25%). Preoccupante la tendenza che vede un aumento -seppure si tratti di valori relativamente bassi in termini assoluti- delle persone sotto trattamento per la prima volta per poli-abuso di sostanze. Rispetto ai reati registrati della legislazione antidroga italiana, essi sono per il 55% legati all’uso o al possesso di sostanze illecite e per il 45% legati a spaccio.  

Per quanto concerne il numero di morti nel 2015 per ragioni attribuibili ad abuso di sostanze (305, in leggero calo rispetto agli anni precedenti), il 71% è attribuibili ad oppiacei. Le fasce d’età in cui si registra il magior numero di morti sono quella 35-39; 40-44 e 45-49. Il tasso di mortalità per cause attribuibili all’abuso di sostanze in Italia è tuttavia piuttosto minore (7.8 per un milione) della media europea (20.3). Sulle politiche di riduzione del danno e di riduzione dei rischi, la relazione afferma che tali programmi e servizi tendono a essere concentrati nei maggiori centri urbani dell’Italia del nord e del centro.

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