Siamo liete di pubblicare la raccolta degli atti della giornata di studio e di confronto che ha chiuso il progetto Oceano.
Oceano ha fatto parte dell’ampio impegno della Regione Toscana per la formazione e l’aggiornamento degli operatori dei servizi pubblici e del privato sociale sulla cura del cocainismo, allo scopo di sviluppare azioni terapeutiche dedicate e specifiche.
Come possiamo vedere da questi atti, le cure si sono specializzate e radicate nei servizi e nelle strutture riabilitative e vedono gli operatori impegnati nello sviluppo di modalità e tecniche specifiche.
Indubbiamente, il consumo di cocaina ha raggiunto negli ultimi anni moltissime persone, appartenenti a tutte le componenti sociali ed è trasversale per età, scolarizzazione, occupazioni lavorative e appartenenza di genere.
Inoltre, soltanto negli ultimi due o tre anni, si è assistito ad un cambiamento di atteggiamento culturale, che non vede più la cocaina come una “non droga”, ma comincia a percepirne i possibili effetti dannosi e a volte devastanti per la vita delle persone coinvolte.
Questi aspetti, hanno costretto i servizi a lavorare su un terreno molto nuovo rispetto all’utenza storica dei SER.D e delle Comunità.
E’, ed è stata, una sfida stimolante che pensiamo i servizi pubblici e del privato sociale abbiano accolto e rilanciato, producendo azioni che stanno garantendo accoglienza ai consumatori di cocaina e ai loro familiari e servizi molto innovati. Servizi che sono in grado di accogliere consumatori di sostanze illegali e legali, ma anche giocatori d’azzardo e fumatori che intendono smettere, allineandosi con le ultime linee guida diagnostiche e terapeutiche che non focalizzano più solo la dipendenza patologica, ma tutti i comportamenti a rischio per la salute, legati a istanze compulsive e di difficile controllo.
Speriamo che gli scritti che seguono possano contribuire al dibattito culturale ed operativo in corso.
Dott.ssa Paola Trotta, Dott.ssa Maria Rosaria De Maria
Referenti Progetto Oceano