tabacco e prevenzione tra i giovani: una sfida

la prevenzione deve passare anche attraverso i canali social più utilizzati dai giovani

i messaggi sui danni specifici alla salute catturano l’attenzione perché percepiti come nuovi e più credibili rispetto a quelli più generici legati alla dipendenza.

data di pubblicazione:

10 Luglio 2025

L’uso combinato di prodotti a base di tabacco tra gli studenti è un fenomeno in continuo aumento. Questo consumo multiplo in pochi anni è schizzato dal 38,7% al 62,4% nella fascia 14-17 anni. Un articolo sul sito di MOHRE si chiede come la prevenzione può intervenire, in modo efficace, tra la popolazione giovanile. Una popolazione che nella fascia 11-13 anni, il 7,5% dei ragazzi (oltre 240.000 adolescenti), ha già iniziato a fumare o svapare.

Una delle modalità possibili di prevenzione su questo tema dovrà passare attraverso i social media.

“Una recente metanalisi pubblicata su JAMA Internal Medicine ha fornito indicazioni preziose su come costruire messaggi davvero efficaci. Lo studio, che ha analizzato 24 ricerche sperimentali coinvolgendo oltre 22.000 persone, ha rivelato un dato sorprendente: i messaggi che descrivono concretamente i danni alla salute sono significativamente più persuasivi di quelli che si limitano a parlare di dipendenza da nicotina”.

Questo sembrerebbe dovuto al fatto che i messaggi sui danni specifici alla salute catturano l’attenzione perché percepiti come nuovi e più credibili rispetto a quelli più generici legati alla dipendenza.

Secondo il Dottor Fabio Beatrice, Direttore del Board scientifico del MOHRE oggi è importante fare passare il messaggio, soprattutto tra i più giovani, che anche le sigarette elettroniche non sono sicure o naturali, e che “(…) l‘esposizione al mix presente nelle e-cigarette non è innocua e che può determinare problemi di salute a lungo termine”. 

Un messaggio che deve arrivare ai giovani attraverso l’utilizzo di un linguaggio diretto e meno generico. Linguaggio che deve prevedere l’utilizzo di video brevi e infografiche, strumenti molto più efficaci rispetto agli opuscoli tradizionali.

Anche l’utilizzo delle piattaforme social più seguite dai giovani (TikTok, Instagram, YouTube) è una strada da percorrere, facendo attenzione a chi veicola i messaggi.  Coetanei o giovani influencer, debitamente formati,  hanno un impatto maggiore rispetto a quelli provenienti da figure autoritarie tradizionali.

Infine ” trasformare l’informazione in esperienza interattiva attraverso quiz, sfide o app può aumentare significativamente l’engagement e la memorizzazione del messaggio”.

Secondo l’articolo la strada è tracciata. Dare informazioni precise dell’impatto del tabacco sulla salute è più efficace che parlare di dipendenza. Informazioni veicolate in modo credibile e coinvolgente, utilizzando canali e linguaggi che risuonino autenticamente con il mondo giovanile.

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