PROFILO DEL BULLO E DELLA VITTIMA – CAMPAGNA EUROPEA ANTIBULLISMO

data di pubblicazione:

30 Agosto 2016

europe's antibullying campaignNel manifestarsi del bullismo, un’attenzione particolare deve essere data al ragazzo o al gruppo di ragazzi che commette atti di bullismo poiché questi atti causano negli altri diverse emozioni, per lo più rabbia e risentimento; molti però riconoscono che anche questi ragazzi hanno bisogno di aiuto.
Il profilo del bullo

Dobbiamo sempre ricordarci che dietro un ragazzo che si comporta da prepotente ci sono:

Bisogno di prevaricare sugli altri
Incapacità di controllare gli impulsi
Scarsa capacità di autocontrollo
Incapacità di accettare regole e limiti
Opinione di sé esagerata
Mancanza della misura
Livello di popolarità che diminuisce man mano che cresce il livello scolastico.
E’ ostile nei confronti del suo ambiente, soprattutto verso genitori e insegnanti
Assoluta mancanza di empatia
E’ possibile che siano circondati da studenti che non commettono direttamente atti di bullismo ma rinforzano il bullo
Se non si interviene in modo appropriato e tempestivo aumenta il rischio che in futuro il bullo manifesti:

Comportamenti devianti
Uso di sostanze
Problemi con la legge

Profilo della vittima di bullismo

Il bullo sceglie specificamente, e non a caso, la vittima. Generalmente il bullo la sceglie perché:

È diversa in qualche modo dagli altri (viene da un altro paese, ha un’altra religione, porta l’apparecchio ai denti, in qualche modo è diversa dall’immagine comune di bambino/adolescente)
Non sarà facilmente aiutato dagli altri (ad es, è un ragazzo solo che non fa facilmente amicizia)
E’ meno forte.
Comunque la vittima spesso sviluppa emozioni ambivalenti: molte volte sperimenta sentimenti di rabbia verso i genitori, gli insegnanti e i compagni di classe da un lato perché non riconoscono la sua difficoltà a reagire, dall’altro perché pensano che la vittima sia in qualche modo responsabile del bullismo.
In genere la maggior parte dei tratti di personalità della vittima lo rendono un obiettivo più facile. La vittima, infatti, presenta in genere:

Bassa autostima
Scarsa capacità di risoluzione dei problemi
Sintomi depressivi
Difficoltà emotive
Sentimenti di solitudine
Basso rendimento scolastico ed elevato numero di assenze da scuola
Disturbi del comportamento
Problemi psicologici /psicosomatici (mal di testa, mal di pancia, disturbi del sonno, enuresi)
Stress
Fobie/paure
Incapacità di stare da solo
Evitamento del contatto oculare

E’ indispensabile tenere in considerazione le emozioni della vittima che, nel caso di bullismo non differiscono dalle altre forme di violenza. La vittima può sperimentare:

Rabbia
La rabbia per quello che è accaduto, cui non sono capaci di reagire. La rabbia viene generalmente espresso nei confronti delle persone care come il padre, la madre o i fratelli

Vergogna
Si vergognano di quello che è accaduto e credono che i compagni di classe li considerino dei fifoni. E’ difficile per loro fare amicizia poiché credono che nessuno vorrà essere loro amico. Si vergognano anche di rivelare quanto accaduto ai genitori per timore di deluderli.

Colpa
Sentono di essere in parte responsabili di quanto accade (ad esempio: “mi chiamano quattrocchi” – io porto gli occhiali – hanno ragione – sono un quattrocchi).

Paura
Vivono con la costante paura di essere presi in giro, derisi.

La combinazione di rabbia, paura, vergogna e colpa porta il ragazzo a non raccontare a nessuno ciò che vive e di conseguenza a non chiedere aiuto.
L’isolamento emozionale porta ad un generale isolamento della vittima che, se non riceve un adeguato sostegno, in futuro potrebbe non essere capace di:

Assumersi delle responsabilità
Assumersi un ruolo sociale
Stabilire relazioni interpersonali
Avere una vita sessuale soddisfacente

Programma Daphne III

Scopi complessivi
Lo scopo di questo progetto è quello di creare una risposta unitaria nell’identificazione e nella gestione del bullismo in tutte le sue forme, offrendo una piattaforma europea per bambini e ragazzi, genitori, insegnanti e opinione pubblica, per informarsi sul problema. In ultimo, l’opinione pubblica nei 6 paesi partecipanti saprà dove trovare informazioni sul bullismo e saprà che è disponibile un aiuto affidabile nella propria lingua, sia attraverso il telefono, sia in internet.

Obiettivi
Il bullismo è solitamente visto come un comportamento che si verifica tra bambini, solitamente a scuola. Più recentemente, il cyberbullismo è stato largamente riconosciuto. Attraverso la linea telefonica nazionale per i bambini presente in Grecia (SOS 1056) e attraverso le linee telefoniche presenti nei 6 paesi partner, è ormai evidente che il bullismo si verifica in diverse situazioni: tra coetanei fuori da scuola, tra fratelli, tra insegnanti e studenti (e viceversa), tra genitori e figli (e viceversa)! Al fine di occuparci dei diversi contesti in cui il bullismo si verifica, lo scopo di questo progetto è quello di raccogliere dati, valutare i contesti in cui il bullismo si può verificare, e capire come meglio affrontarlo in ciascuno di essi. Attraverso un questionario, il progetto rileverà se nei diversi paesi partner siano presenti profili simili delle vittime e dei bulli nei vari contesti situazionali e se vi siano tratti comuni tra bulli e vittime. Il questionario cercherà di identificare le potenziali vittime e i potenziali bulli. Diversamente dal questionario di Olweus, in cui le domande relative agli insegnanti come bulli o vittime di bullismo erano volutamente omesse, in modo significativo il questionario di questo progetto si focalizzerà su situazioni di bullismo non tradizionale, includendo gli esempi forniti sopra, ma non limitandosi ad essi. Questo ci consentirà di focalizzarci sulle vittime e sui bulli, nonché di identificarli.

Una volta che i dati saranno stati raccolti e analizzati, professionisti con esperienza di consulenza sul tema del bullismo, provenienti dal paese proponente e dai partner, lavoreranno insieme e metteranno le loro esperienze e le loro competenze a disposizione per creare strumenti utili ad aumentare la consapevolezza e a raggiungere i diversi gruppi-target, adeguando i materiali in base all’età dei destinatari.

Il primo strumento sarà un sito che includerà applicazioni online e informazioni per bambini e ragazzi, genitori e insegnanti. Il sito sarà disponibile nelle lingue del paese proponente e dei partner, saranno presenti links dai siti web di ciascun partner al sito Antibullismo, e viceversa.

Il secondo strumento sarà un video con vari scenari ed esiti, che sarà utilizzato come strumento di insegnamento nelle scuole, per incoraggiare la discussione con bambini e ragazzi sul problema.

Il terzo strumento sarà una campagna pubblica di sensibilizzazione che coinvolgerà televisioni, radio e stampa, con l’obiettivo di incrementare la consapevolezza dell’opinione pubblica e promuovere il numero telefonico da chiamare in caso di bullismo e il sito che sarà già attivo. Annunci pubblicitari saranno trasmessi gratuitamente da molte reti televisive nel paese proponente e nei paesi partner. La campagna contribuirà ad informare il pubblico sull’esistenza di professionisti nel loro paese che possono aiutarli a risolvere questo problema, semplicemente con una chiamata o con un click su un sito. Le differenze culturali e le diverse legislazioni saranno tenute in considerazione nella creazione di ciascuno strumento. Il campione del questionario sarà costituito da studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.

I gruppi-target del sito sul bullismo e della campagna pubblica saranno bambini, genitori, insegnanti e il pubblico generale. I diretti beneficiari del progetto saranno i giovani già colpiti dal bullismo nella loro vita quotidiana. I bambini più piccoli ne trarranno beneficio poiché, con il successo del progetto, gli episodi di bullismo nelle sue varie forme diminuiranno e i bambini crescendo sapranno che, nel caso in cui si trovino a vivere una situazione di bullismo, c’è qualcuno sempre pronto ad aiutarli. Sebbene anche genitori e insegnanti – che potrebbero essere sia vittime che prevaricatori – trarranno beneficio dal progetto europeo ABC, il focus del progetto saranno i giovani coinvolti nel bullismo, in veste di vittime o bulli.

Il progetto rientra tra le priorità dei progetti Daphne sulla violenza nella strada e tra pari, individuerà strumenti per la sensibilizzazione e utilizzerà la tecnologia per affrontare il bullismo a livello europeo in modo coerente e unificato.

Il bullismo è spesso basato sui sentimenti di isolamento e mancanza di aiuto della vittima. Grazie ad un sito interattivo – che i giovani potranno visitare, disegnato per catturare e mantenere il loro interesse – e alla linea di aiuto che possono chiamare, il progetto offrirà strumenti di comunicazione moderni per aiutare le vittime a capire che non sono sole, che il loro problema non è unico e che ci sono modi in cui è possibile affrontarlo.

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