Ridurre il consumo di alcol attraverso l’uso di piattaforme digitali

I social media come strumento per contenere il consumo di alcol rischioso tra gli studenti universitari. E’ questo l’oggetto di uno studio clinico che si è svolto a Hong Kong.  Secondo lo studio, che si trova sul sito di MOHRE, “(…) un intervento breve seguito da tre mesi di supporto attraverso chat mobile ha portato a una significativa riduzione nell’assunzione settimanale di alcol, rispetto ai tradizionali messaggi di testo SMS.”

Tra i 722 studenti a rischio di disturbo da uso di alcol, “(…) coloro che hanno ricevuto un ABI (intervento breve sull’alcol) più 3 mesi di supporto di messaggistica istantanea basata su chat per la riduzione dell’alcol hanno ridotto il loro consumo di circa 11 g/settimana a un follow-up di 6 mesi rispetto al gruppo di confronto.

Entrambi i gruppi hanno ricevuto lo stesso ABI basale, che consisteva in una videoconferenza faccia a faccia o in videoconferenza con infermieri di ricerca che hanno fornito un feedback personalizzato basato sul livello di rischio AUDIT del partecipante, insieme a un opuscolo di 12 pagine che descrive i benefici della riduzione dell’alcol e gli effetti dannosi dell’alcol sulla salute e sul benessere sociale. Il gruppo di intervento ha quindi ricevuto 3 mesi di supporto di messaggistica istantanea basata su chat sulla riduzione dell’alcol guidata da tecniche di cambiamento comportamentale. Il gruppo di controllo ha ricevuto 3 mesi di messaggistica SMS (short message service) su argomenti di salute generale.”

L’importanza di questi strumenti di messaggistica sta nell’immediatezza della comunicazione, che risulta molto efficace sia per chi fornisce il supporto sia per chi lo riceve. Ridurre i tempi nella comunicazione può essere un elemento che ha ha favorito l’impegno degli utenti in questo percorso. L’utilizzo di queste piattaforme potrebbe rappresentare un modo innovativo ed efficace per fornire supporto e incoraggiare comportamenti più sani. in più ambiti sanitari.