disturbi dell’alimentazione: fenomeno in aumento soprattutto tra i giovani

per raggiungere l'ideale di magrezza si ricorrono a pratiche non monitorate

l'ideale di magrezza idealizzato nella nostra società ha spinto molti ragazzi e ragazze a cercare soluzioni facili, e allo stesso tempo pericolose, per perdere peso. Uno dei canali privilegiati di questa ricerca è sicuramente la rete, dove i social media rappresentano lo strumento più frequentato. 

data di pubblicazione:

25 Maggio 2024

Nei primi anni Duemila le persone che soffrivano di disturbi dell’alimentazione (DCA) in Italia erano circa 300 mila, oggi sono oltre 3 milioni. Sono questi i numeri, in estrema sintesi, di un fenomeno in aumento soprattutto tra gli adolescenti, disturbi che come conseguenze possono portare a “(…) depressione, limitazione della vita sociale e lavorativa, compromissione di apparati cardiaco e gastrointestinale, osteoporosi, morte per arresto cardiaco o suicidio. Le cause di morte sono collegate alle complicanze mediche e all’alto tasso di suicidio.”

Secondo Laura Dalla Ragione, psichiatra, direttrice della rete umbra (Usl1) contro i Disturbi del comportamento alimentare (Dca), “(…)  tra i disturbi dell’alimentazione sempre più diffusi in Italia ci sono anche patologie meno note come l’ortoressia (ossia la ricerca ossessiva di una dieta sana), la vigoressia (l’eccessiva attenzione per la forma fisica), o il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder), caratterizzato da grandi abbuffate senza metodi di compensazione, a cui segue un aumento di peso e, spesso, l’insorgere di patologie come l’obesità”.

Secondo Dalla Ragione l’ideale di magrezza idealizzato nella nostra società ha spinto molti ragazzi e ragazze a cercare soluzioni facili, e allo stesso tempo pericolose, per perdere peso. Uno dei canali privilegiati di questa ricerca è sicuramente la rete, dove i social media rappresentano lo strumento più frequentato.

Social media e app correlate (utilizzate per il conteggio calorico e il dispendio energetico) soprattutto per i giovani hanno “(…)  un’influenza sull’autostima e contribuiscono a cambiare l’immagine corporea di chi ne fa uso, determinando un aumento di sintomi depressivi, l’interiorizzazione di ideali di magrezza, pratiche di monitoraggio del corpo.”

La ricerca della perdita di peso non conosce ostacoli, ed altre pratiche utilizzate possono essere la chirurgia estetica o l’utilizzo improprio di farmaci, come ad esempio il semaglutide, farmaco antidiabetico e il cui uso inizia pericolosamente a diffondersi anche in Italia.

Per contrastare questo fenomeno, che ha visto un aumento dei casi durante il Lock down del 30%, di cui il 20% rappresentato da ragazzi, vanno adottate soluzioni efficaci. Tra queste una potrebbe essere una migliore distribuzione sul territorio nazionale dei centri per i Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, mentre la seconda “(…) vedere i Dca inseriti nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) in modo da assicurare l’assistenza ai pazienti in maniera strutturale”.

 

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