Aumentano i controlli sulla produzione di efedrina

presente in alcuni farmaci da banco l'efedrina viene utilizzata anche nella produzione di sostanze illegali

L'efedrina è un alcaloide presente nelle piante del genere Ephedra ed ha una struttura chimica simile alle anfetamine. E' presente sotto forma di principio attivo in numerosi farmaci d’uso comune, come ad esempio decongestionanti nasali o broncodilatatori per l’asma. A causa del suo effetti psicoattivo viene utilizzato come "ingrediente" di altre sostanze illegali come la metanfetamina.

data di pubblicazione:

9 Aprile 2024

Regole e controlli più rigidi sull’utilizzo dell’efedrina, principio attivo presente in diversi farmaci, anche da banco, con lo scopo di contrastarne il suo uso illecito. E’ quanto si apprende sul sito di Leggo, che riporta l’intenzione del Governo di presentare un decreto legislativo che contrasti questo utilizzo non legale. Il decreto “(…) consentirebbe nell’adeguamento del Testo unico stupefacenti al regolamento dell’Unione europea, aggiungendo una quarta categoria ai cosiddetti «precursori di droghe» (finora ne erano previste tre).”
L’efedrina è un alcaloide presente nelle piante del genere Ephedra ed ha una struttura chimica simile alle anfetamine. E’ presente sotto forma di principio attivo in numerosi farmaci d’uso comune, come ad esempio decongestionanti nasali o broncodilatatori per l’asma. A causa del suo effetti psicoattivo viene utilizzato come “ingrediente” di altre sostanze illegali come la metanfetamina.
In passato questa sua capacità di interferire sul funzionamento del sistema nervoso centrale era molto utilizzata per diverse funzioni. Negli ambienti sportivi è classificata come sostanza dopante per valori superiori a 10 microgrammi/ml rilevati nelle urine, costituendo positività per doping ed è inserita nella classe delle sostanze vietate redatta dal Comitato Olimpico Internazionale. Altri utilizzi impropri sono collegati allo studio (aumenta la concentrazione ) e alle cure dimagranti ( in quanto la molecola è legata a una riduzione del senso della fame).

Il problema principale riguarda il fatto che “l’efedrina – così come l’acido lisergico, piperonale, safrolo, ecc. – oltre a essere una sostanza chimica normalmente utilizzata in numerosi processi industriali e farmaceutici, e commercializzata in modo del tutto lecito, può avere una funzione decisiva per la fabbricazione e preparazione illecita di droghe di abuso.
“Per contrastare questa produzione il decreto “(…) prevede l’obbligo di controllo e di autorizzazione all’esportazione e di notifica preventiva all’esportazione stessa. Alle sostanze comprese nella categoria 4, quindi all’efedrina, viene estesa la sanzione penale per l’immissione sul mercato, importazioni ed esportazioni in violazione dell’obbligo di registrazione dell’operatore all’UCS- Ufficio Centrale Stupefacenti del ministero della Salute, con revoca delle licenze che consentono il possesso e l’utilizzo della sostanza in questione.”

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