RIDUZIONE DEL DANNO E SITI DI INIEZIONE

I siti di iniezione regolamentati sono un esempio di politica di riduzione del danno

A livello globale, sono attualmente operativi oltre 100 siti di iniezione regolamentati in 10 paesi, tra cui il Canada e in tutta Europa.

data di pubblicazione:

20 Ottobre 2023

Un articolo pubblicato da un gruppo di ricercatori analizza evidenze ed esperienze di riduzione del danno, in particolare i siti di iniezione regolamentati, negli USA e in Europa. L’approfondimento riguarda Philadelphia, che da alcuni anni spicca per essere una delle metropoli con la più alta prevalenza di decessi per overdose da oppiacei. Sono 1.413 le persone morte a Filadelfia per overdose nel 2022. Il tasso di decessi correlati alla droga tra i residenti neri è più che raddoppiato tra il 2018 e il 2022.

Philadelfia ha adottato un piano articolato per arginare l’ondata di overdose. Il consiglio comunale, e poi lo stato della Pennsylvenia hanno però respinto a stragrande maggioranza la creazione di siti di iniezione regolamentati. Con tale espressione si intende luoghi dove le persone possono assumere droghe in modo legale e sotto supervisione medica.

I siti di iniezione regolamentati sono un esempio di riduzione del danno, un approccio generale per affrontare la dipendenza e altre crisi di salute pubblica. Dagli sforzi volti a ridurre l’incidenza dell’HIV all’incoraggiare un consumo più sicuro di alcol, il concetto è diventato parte integrante di molte iniziative globali di sanità pubblica.

Negli USA sono pochi i siti di iniezione regolamantata ufficialmente approvati. Due sono stati aperti a Manhattan nel 2021 con il sostegno del governo di New York City; la ricerca suggerisce che potrebbero salvare sia vite umane che dollari per l’assistenza sanitaria. Il Rhode Island prevede di aprirne un terzo a Providence nella primavera del 2024, consentito dalla legislazione statale.

Per contro, a livello globale, sono attualmente operativi oltre 100 siti di iniezione regolamentati in 10 paesi, tra cui il Canada e in tutta Europa. I ricercatori hanno esaminato le esperienze in Danimarca e Norvegia, in particolare, per studiare le stanze in cui si consuma droga. (…) La ricerca e le prove evidenziano il potenziale impatto positivo di questa forma di riduzione del danno.

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