modelli d’intervento sulle dipendenze giovanili

le priorità d'intervento rimangono la prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico delle dipendenze giovanili

l’utenza dei Ser.D. con età inferiore ai 25 anni rappresenta ancora una percentuale bassa dell’utenza totale, sotto il 10%

data di pubblicazione:

10 Ottobre 2023

I modelli d’intervento sulle dipendenze giovanili e i servizi di cura per le dipendenze. Questo il focus di un articolo pubblicato sulla rivista Mission dal Presidente nazionale di FeDerSerD Guido Faillace.

“Attualmente l’utenza dei Ser.D. con età inferiore ai 25 anni rappresenta ancora una percentuale bassa dell’utenza totale, sotto il 10%, mentre è presente un rilevante bisogno di intervento inespresso. Il ritardo nella presa in carico peggiora la situazione clinica e la prognosi. Obiettivamente siamo in una situazione critica dei Servizi di sanità territoriale e dei Ser.D., caratterizzata da risorse di budget insufficienti e in continua diminuzione.

Non tutti i Ser.D. hanno équipe/servizi dedicati all’utenza under 25’ e pochi sono gli interventi di prossimità nel contesto territoriale e nei luoghi di aggregazione giovanile. La carenza di formazione specifica sulle problematiche adolescenziali è evidente. I percorsi di presa in carico integrata interdisciplinari sono da potenziare, sia quelli sanitari che quelli sociosanitari.

Saper riconoscere e curare precocemente il disagio dei ragazzi, già nelle prime fasi di un disturbo da uso di sostanze è fondamentale, e consente di:
vincere la resistenza/paura dei ragazzi e delle famiglie a chiedere aiuto;
migliorare la prognosi e favorire la ripresa del percorso di crescita e di formazione;
prevenire eventi acuti pericolosi, le comorbilità e la cronicizzazione;
ridurre lo stigma e le false credenze che ancora sussistono sulla dipendenza;
prevenire problemi sociali e giudiziari.”

Fra le nuove sfide poste ai professionisti dei Ser.D., si segnalano il tema della formazione specifica e degli strumenti di lavoro aggiornati. Inoltre, è essenziale ottenere standard di personale adeguati e la ri-organizzazione dei Servizi e degli interventi per migliorare la loro capacità di attrazione e contatto con i giovani. Infine, viene riconosciuta l’esigenza di creare nuovi Servizi “a misura di adolescente”,  per gestire le situazioni di crisi e i programmi residenziali, anche con i partners del privato sociale.

In questo quadro così complesso, per Faillace le priorità d’intervento rimangono  la prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico delle dipendenze giovanili.

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