Il Presidente della Colombia, Gustavo Pedro, ha deciso, di fronte al fallimento della “guerra alla droga”, di cambiare strategia per affrontare il problema della droga nel paese. Parlando alla Conferenza Latinoamericana e dei Caraibi sulla Droga, ha spiegato che la nuova politica che intende attuare nei prossimi 10 anni non prevederà solo interventi militari, ma si baserà su (…) 8 assi che comprendono azioni per la trasformazione delle regioni, la salute pubblica, la regolamentazione delle sostanze e la persecuzione delle organizzazioni criminali”. Obbiettivo dichiarato sottrarre terreni per la coltivazione della coca illegale, soprattutto ai grandi gruppi criminali.
Ma si tratta di politiche volte a convincere anche i piccoli coltivatori a passare ad altre coltivazioni, rinunciando agli introiti della coca illegale. Il governo assicura che la sua nuova politica consentirà a quasi 50.000 famiglie, delle quasi 115.000 che attualmente dipendono dalla coca per il proprio sostentamento, di orientarsi verso attività economiche legali nei 3 anni che restano al Presidente”.
Ma quali sono gli assi che renderanno possibili questi cambiamenti? Il primo è la trasformazione territoriale, azione con il quale si cerca di eliminare progressivamente la dipendenza delle comunità e dei territori sulle economie legate alla droga illecita. Il secondo è la mitigazione degli impatti negativi della produzione di droga sull’ambiente attraverso una gestione sostenibile delle foreste. Il terzo cercherà di evitare collegamenti tra il mercato delle droghe e le popolazioni più vulnerabili. Il quarto asse prevede politiche di prevenzione dal consumo di droghe, in particolare per i bambini, ma anche per i consumatori attivi.
Altra azione è creare una situazione di sicurezza in questi territori, condizione indispensabile per promuovere quelle precedenti. Gli ultimi assi di questa politica riguarderanno: (…) la regolamentazione degli usi terapeutici, scientifici, nutraceutici, medici e di altri scopi legali della pianta di coca”; una maggiore informazione sul fenomeno che provi a cambiare l’immaginario sulla droga e una proposta di revisione del quadro giuridico internazionale.