CBD NELLA TABELLA DELLE SOSTANZE STUPEFACENTI

solo le farmacie potranno vendere, dal 22 settembre, preparati per uso orale di cbd

cbd inserito nella tabella delle sostanze stupefacenti: le conseguenze sulla filiera commerciale

data di pubblicazione:

6 Settembre 2023

Nei giorni scorsi il ministro alla Salute Orazio Schillaci ha disposto con un decreto che il Cbd diventa una sostanza stupefacente e potrà, a partire dal 22 settembre, essere venduto soltanto in farmacia. Il decreto revoca una sospensiva del precedente atto del 2020 firmata dal precedente ministro Speranza. Il nuovo decreto prevede l’inserimento delle “composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo” ottenuto da estratti di cannabis, nella tabella 2B dei medicinali stupefacenti. In tal modo, si dichiara illecito ogni uso non farmacologico degli estratti di cannabis, quali ad esempio l’uso del Cbd per la preparazione di nuovi alimenti. “Il Ministero si sarebbe mosso secondo l’idea di base di non è vietare la sostanza, ma regolamentarla; quindi, considerare di fatto il Cbd un farmaco a tutti gli effetti, utile in determinate malattie (nel decreto si parla di epilessia), e per questo venduto come tale.”

Il decreto avrà rilevanti ripercussioni sulla vendita. Solo le farmacie italiane potranno vendere diversi tipi di preparati a base di Cbd a uso galenico; se finora il prodotto con concentrazioni inferiori era venduto anche nei “canapa shop”, nelle erboristerie e nei tabaccai, ciò non sarà più possibile. Il divieto infatti, interessa la vendita senza ricetta, quindi non presso farmacie, di olio e altri prodotti a base di Cbd che si possono ingerire.

“La decisione ha destato diverse polemiche. Quando il decreto sarà effettivo, riassume l’avvocato Giacomo Bulleri, “tutto ciò che contiene Cbd ed è ad uso orale e non cosmetico sarà appannaggio delle aziende farmaceutiche”. Una possibilità per evitarlo, spiega, “sarebbe bastato inserire delle soglie nel decreto e specificare, ad esempio, che sotto al 10% di concentrazione sia considerato come un integratore”, con una legge sul modello francese. (…) “Il ministero della Salute ha riesumato un assurdo provvedimento sulla canapa emesso tre anni fa dall’allora ministro Speranza. Tanto assurdo che decise di sospenderlo a meno di un mese dalla sua emanazione”. Lo fa sapere in una nota Federcanapa che “valuterà nei prossimi giorni le azioni più efficaci da intraprendere con gli operatori economici del settore per ottenere dal Governo garanzie sull’uso non solo farmacologico degli estratti di Cbd ma per tutti gli usi consentiti dalla legge”.

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