CONSIGLI E PARERI SULLE SOSTANZE SCAMBIATE NEI SOCIAL

UN FENOMENO CHE STA COINVOLGENDO ANCHE GIOVANISSIMI

Da qualche tempo su TIK TOK si sta assistendo ad un vero e proprio fenomeno riguardante scambi di opinioni e pareri sull'uso di psicofarmaci e ansiolitici tra giovani.

data di pubblicazione:

2 Agosto 2023

Sul sito di Orizzontescuola.it si può leggere un’ intervista a Vincenzo Barretta, specialista in Psichiatria e Psicoterapia e Medicina delle Dipendenze a Napoli, sul tema dei consumi di sostanze che sta avvenendo su TIK TOK.
Uno scambio che prevede perfino votazioni sugli effetti di queste sostanze, che vengono usate per contrastare l’ansia o al contrario per aumentare il livello di divertimento. Secondo Barretta questa tendenza a scambiarsi pareri e opinioni sull’utilizzo di sostanze, soprattutto a scopo “automedicativo” o per scopi ludici e ricreativi è un fenomeno storico, che da qualche tempo si è trasferito sui social. In questi ambienti le cose si moltiplicano enormemente, con conseguenze anche molto pericolose a livello di contenuti inesatti, ma soprattutto vede coinvolti moltissimi giovani dai 16 ai 21 anni, con punte anche verso i 13 anni.
Oltre all’alcol, una sostanza di cui si parla molto a livello di effetti e che provoca episodi acuti molto pericolosi tra i giovanissimi, anche benzodiazepine e farmaci antipsicotici sono entrati recentemente in questi “scambi”.
Le benzodiazepine più comuni, per esempio Tavor e Xanax, anche se farmaci a prescrizione medica, sono facilmente reperiti da questi giovani all’interno dell’ambiente familiare, dove sono di uso ormai comune tra i nonni e genitori per facilitare il sonno. E se non si trovano in casa si ricorre alla falsificazione delle ricette. Farmaci che vengono mescolati all’alcol per favorire l’amplificazione degli effetti ma che possono dare facilmente dipendenza, come nel caso delle benzodiazepine.
Secondo Barretta queste sostanze vengono usate per ricercare il divertimento:  “(…) Spesso i pazienti più giovani mi confidano che durante il weekend, se non sono “fatti” non riescono a divertirsi e per loro bere troppo, o assumere qualcosa diventa indispensabile ed il consumo è diffusissimo, l’eccezione è rappresentata oggi da chi non ne fa uso. All’inizio provano lo sballo, il finto benessere che li porta fuori da uno stato emotivo sgradevole e poi non vogliono più rinunciarci”.
Anche gli effetti collaterali del consumo di  queste sostanze sono un fattore a cui bisogna fare molta attenzione:”(…) La sedazione è il principale effetto collaterale che riscontriamo, è simile a uno stato di letargia ma nei casi più gravi, e se non presa in tempo, può provocare una serie di rischi gravi per la salute fino a condurre al coma. Gli antipsicotici invece possono provocare una serie di contratture muscolari, rigidità, ipertono e crampi muscolari, specie su collo e braccia o tremori perché agiscono sul sistema nervoso centrale”.
Effetti che però non devono essere scambiati con crisi di astinenza, ma dovuti “(…) all’effetto Rebound o “rimbalzo” che non è altro che l’esacerbazione dei sintomi iniziali, uniti, talvolta, alla comparsa di una nuova sintomatologia quando si smette di assumerli troppo velocemente. E’ un effetto temporaneo, dura dai tre ai cinque giorni e non ha niente a che vedere con l’astinenza”.
Ma il pericolo maggiore insito a questo fenomeno resta la circolazione di informazioni sbagliate e inesatte, che sarebbe meglio approfondire con specialisti per non incorrere in problemi maggiori. 

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