ATTORI CHE ABITANO IN CARCERE

IL TEATRO COME FORMA DI RISCATTO

Uno spettacolo, premiato con il Leone d’Oro alla Biennale Teatro di Venezia 2023, è stato messo in scena da 40 detenuti provenienti da diversi paesi, si chiama Naturae e nasce dalle riflessioni sul teatro shakespeariano

data di pubblicazione:

12 Luglio 2023

Una buona notizia dall’ambiente carcerario riguarda la premiazione di Armando Punzo con il Leone d’Oro alla Biennale Teatro di Venezia  2023. Un riconoscimento che non solo va al regista teatrale, ma anche alla Compagnia della Fortezza, da lui fondata 35 anni fa, e composta da detenuti del carcere di Volterra, come racconta un articolo del quotidiano online Avvenire.
Lo spettacolo messo in scena da 40 detenuti provenienti da diversi paesi, si chiama Naturae e nasce dalle riflessioni sul teatro shakespeariano iniziate da Armando Punzo nel 2015 e dal confronto con il surrealismo magico di Jorge Luis Borges. Il regista ha dichiarato che è in costruzione il primo teatro stabile in Italia all’interno di un carcere e che con la sua Compagnia ha “(…) dimostrato che è possibile creare arte in un luogo destinato ad annichilire l’uomo, da un lato la massima chiusura del carcere e dall’altro la libertà del teatro. Se siamo qui vuol dire che è possibile fare altro, non dobbiamo guardare solo le pieghe buie, c’è possibilità di luce e di speranza”.
Lo spettacolo “(…) indaga la possibilità che l’uomo possa uscire dalla gabbia del proprio ruolo dimostrando di potersi evolvere”, come confermano molti attori, che nel teatro non solo hanno trovato una forma di riscatto personale, ma hanno avuto l’occasione di approfondire tematiche che sentivano già loro e che, all’interno di uno “ spazio di infinite possibilità” sono riusciti a dargli forma.
Teatro non solo inteso come ore passate al di fuori della cella, ma ricerca di condizioni diverse“(…) che sono surreali, non irreali”, condizioni possibili da realizzare anche all’interno di un luogo chiuso. Lo spettacolo e la premiazione, secondo uno degli attori, è risultata importante soprattutto per avere raggiunto un obiettivo, “(…) quello di avere fatto crollare l’immagine che tu hai di me.”

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